Rapina al Giglio, ore di terrore per una coppia di noti commercianti del posto. Doveva essere un furto lampo, invece i proprietari si sono svegliati. Con una pistola puntata contro, sono stati costretti ad aprire la cassaforte e a consegnare oro, gioielli e contanti. Finito l'incubo, hanno chiamato i carabinieri.

I fatti
Notte di terrore in via I Rotondi per una coppia di commercianti, tenuta in ostaggio da una banda armata di tre malviventi.
Un furto finito in rapina. Tre individui, si presume stranieri, con il volto coperto da un passamontagna, si sono introdotti nella villa scavalcando il cancello. Erano le tre di notte. Un piano studiato nei minimi dettagli. Conoscevano la casa e le abitudini dei proprietari. Hanno lasciato l'auto in strada con un complice e, muniti di arnesi da scasso, hanno messo fuori uso le telecamere e forzato il finestrone al piano terra dove però non c'era nessuno. Così hanno posizionato una scala al piano superiore, dove dormivano moglie e marito. Rotta la finestra sono entrati.

Una volta dentro, hanno iniziato a rovistare dappertutto. Ma qualcosa è andato storto. Nella foga di rubare tutto e scappare, hanno fatto rumore. Così il proprietario si è svegliato e si è trovato davanti i tre uomini. Chiaro lo spavento non tanto per lui, ma per i figli che dormivano e che fortunatamente non si sarebbero accorti di nulla. Uno dei banditi, sempre con volto coperto, avrebbe quindi puntato la pistola contro l'uomo, tenendo in ostaggio lui e la moglie che nel frattempo si era svegliata. Per quasi due ore la coppia è rimasta sotto sequestro. I banditi cercavano la cassaforte e sono riusciti a farsela aprire. Sostanzioso il bottino: oltre 20.000 euro in contanti, l'incasso serale delle attività commerciali di famiglia. Oro e gioielli di valore. I tre avrebbero provato a rubare anche l'auto: un Porsche Cayenne parcheggiato nel piazzale di casa. Alle 5 di mattina, liberi dai malviventi, hanno avvisato le forze dell'ordine che hanno effettuato i rilievi e perlustrato le aree limitrofe.