All'origine ci fu un violento pestaggio nella zona del cimitero. Poi la guerra tra romeni e albanesi per il controllo del mercato della prostituzione salì di tono con la sparatoria alle Fornaci. Infine, l'operazione che portò a smantellare il gruppo di romeni accusati di controllare il mercato del sesso sullo stradone Asi.
Per il primo dei due violenti regolamenti dei conti, ieri, davanti al giudice monocratico del tribunale di Frosinone, si è aperto il processo e, peraltro, subito chiuso con un rinvio al prossimo novembre. Sotto accusa ci sono quattro cittadini romeni, due dei quali irreperibili, assistiti dall'avvocato Roberto Filardi.
Erano le 3 della notte del 17 luglio del 2014 quando in via Cese, nella zona del cimitero di Frosinone, si scatenò il far west. Ad avere la peggio furono gli albanesi, travolti dalla furia dei romeni. Sotto accusa sono finiti Vladut Cristian Sarban, 29 anni, Costel Nechita, 32, Marian Costel Casleanu, 35, e Emil Miron, 30.
Tale episodio è l'antefatto che ha fatto partire le indagini, condotte dalla squadra mobile di Frosinone, sul giro di prostituzione per il quale sono finiti sotto processo i primi tre. Peraltro, oltre all'aggressione del cimitero, tra i due gruppi si registrò un altro violento scontro, a suon di revolverate alle Fornaci, anche se questo episodio riguardò altre due persone.
Tornando a luglio, stando al capo di imputazione, i romeni avrebbero attirato in un'abitazione, con la scusa di un incontro chiarificatore per questioni di prostituzione, gli albanesi. In sei o sette (gli altri sono al momento ignoti) avrebbero aggredito i rivali non appena scesi dalle auto con bastoni, spranghe e coltelli, provocando a tre albanesi lesioni dai 3 ai 10 giorni consistenti in trauma cranico, contusioni e ferite varie da arma da taglio. Gli albanesi furono costretti alla fuga, lasciando in balia degli aggressori anche due auto, una Ford Focus e una Bmw, poi andate distrutte, con i vetri in frantumi, la carrozzeria ammaccata e le gomme squarciate. Da quel fatto, è stata avviata l'indagine a carico degli aggressori.