Nella mattinata odierna personale del Comando Stazione Carabinieri di Strangolagalli traeva in arresto un giovane appena maggiorenne, in esecuzione del provvedimento  di custodia cautelare in carcere, emesso dalla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di  Frosinone, poiché ritenuto responsabile dei reati  commessi di "maltrattamenti in famiglia ed estorsione".

Il provvedimento veniva emesso dalla predetta Autorità Giudiziaria a seguito delle risultanze investigative (acquisite dai militari operanti dalla specifica attività e concordate dalla medesima Autorità Giudiziaria), che permettevano di accertare che il giovane con più azioni delittuose continuava a chiedere denaro ai genitori, reagendo con violenza ed insulti ai loro rifiuti. Nell'ultimo periodo era passato anche ai furti tanto che in casa erano iniziati a sparire gli oggetti in oro e, dalla cantina, gli attrezzi da lavoro. Neppure l'anziana nonna era stata risparmiata, spinta più volte o minacciata prendendo a calci il deambulatore.

Inoltre, il giovane, già in passato si era reso autore di due fatti eclatanti commessi quando era ancora minorenne: il furto dell'auto del Comune di Strangolagalli, con la quale – privo di patente - aveva scorrazzato per il paese finché i carabinieri non avevano provveduto a bloccarlo e, ancora più grave, il furto di tre calici, contenenti ostie, dalla chiesa di San Michele. Anche in quel caso, dopo alcune indagini, i militari dell'Arma erano arrivati a lui, traendolo in arresto e, su decisione del Tribunale per i Minorenni, aveva trascorso un lungo periodo in una struttura rieducativa della Capitale, nella speranza di riuscire a portare finalmente il giovane sulla retta via.

Appena rientrato nell'ambito familiare le sue condotte delinquenziali sono invece immediatamente riprese, come le denunce da parte dell'Arma, che oggi hanno proceduto al suo ennesimo arresto.