Chi la porta, chi la nasconde, chi la sposta e chi la smercia? Una, due, tre o più figure? Quali sono i ruoli e qual è la gerarchia interna ai gruppi che si contendono l'opulento mercato cassinate degli stupefacenti? "Fase due" per gli inquirenti dopo i ritrovamenti delle ultime settimane: quasi tutti carichi da mezzo chilo, nascosti nei posti più insospettabili, arrivati in città per rifornire la piazza nel weekend.
Hashish e marijuana, in prevalenza. Ma pure cocaina. Sempre sistemata in zainetti scuri, celati in zone impervie. Presumibilmente viene venduta a "busta" o a panetto ad altri mini-pusher che sanno maneggiarla e farla fruttare. La dividono in dosi e la posizionano nelle tasche dei clienti. In qualche caso, quando la manovalanza è fresca d'esperienza, il rifornimento può essere di poche decine di grammi, per non rischiare troppo. Tante le segnalazioni e le denunce per italiani e stranieri, in giro per la città con dosi pronte a essere piazzate.
Ma la domanda regina ruota intorno ai "trafficanti", a coloro che gestiscono le diverse zone di Cassino come pure l'hinterland, sempre più nelle mire degli investigatori. Sono loro a curare innanzitutto i rifornimenti con l'area napoletana e casertana (ma non solo) e a studiare gli approvvigionamenti in base alla richiesta e pure all'abilità dei "sottoposti". Sono loro a decidere i carichi da assegnare a ciascuno per i vari smerci. A dare ordini sulle strategie e a stabilire i prezzi, che continuano a crescere. Ed è proprio sulle tracce dei gruppi egemoni, che si celano dietro i recenti ritrovamenti di "roba", che si sono messi gli agenti del Commissariato di Cassino agli ordini del dottor Tocco.
Diversi i chili di stupefacenti sequestrati in poco più di un mese. I nascondigli più particolari hanno toccato il palazzo comunale, dove agenti e unità cinofile trovarono mezzo chilo di hashish e marijuana all'ultimo piano, passando per le scale esterne. Poi le attenzioni si sono spostate su San Giorgio e in un casolare è stato notato un immigrato che provava a disfarsi di uno zaino con oltre un chilo di marijuana. Poi c'è stato il blitz nell'area San Silvestro, di nuovo a Cassino, dove vicino a un rudere - nella folta vegetazione - è stato ritrovato un altro zaino: stavolta, oltre all'hashish, c'era pura la cocaina purissima. Oltre 40.000 euro il guadagno finale.
E, infine, giovedì sera, un altro mezzo chilo occultato in uno zaino e ritrovato tra i loculi del cimitero di San Bartolomeo, in una cabina elettrica. Gli stessi ritrovamenti avvengono alle porte del fine settimana: può significare che la domanda aumenta e pure la "risposta" in termini di rifornimento.
Ora, dopo aver fatto "cassa" con i sequestri, la polizia scava per risalire ai legittimi proprietari della roba e alla trama che sottende i ricchi affari.
Droga, mercato ricco che fa gola. Ora è caccia ai "trafficanti": nel mirino la banda dello... zaino
Cassino - Tanti i sequestri in un mese. Gli ultimi ritrovamenti tutti da mezzo chilo con la roba sempre occultata in uno zainetto. Ingegnosi i nascondigli
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