Fino a un attimo prima erano a cena con i familiari. Poco dopo lei, la trentatreenne lituana V.P., in ospedale con una ferita d'arma da fuoco, e lui, Mario Eramo, 50 anni di Avezzano ma molto conosciuto in tutta la Valle di Comino, in caserma con l'accusa di tentato omicidio. È stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto.
È successo nella tarda serata di sabato, in località Val di Rio, nell'abitazione paterna del cinquantenne. Sottoposto a perquisizione personale, l'avezzanese è stato trovato in possesso di una pistola semiautomatica calibro 9 con matricola abrasa, detenuta illegalmente: l'arma del delitto.
La ricostruzione
Erano quasi le 22 dell'altro ieri, quando l'uomo aveva cenato con la compagna, il fratello, la cognata e i due anziani genitori nella casa paterna ad Alvito. Il tempo di una sigaretta e tra il cinquantenne e la convivente, stando a una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe scoppiata un'accesa discussione circa alcune presunte "scappatelle" da parte di entrambi. 
A questo punto la ricostruzione si fa più nebulosa e le dichiarazioni rese agli investigatori meno precise: il dato certo per le forze dell'ordine è che l'uomo, in possesso di una pistola, l'ha impugnata rivolgendola verso la donna. La discussione si è accesa ancor di più e a quel punto è stato esploso un colpo. La donna, colpita all'addome, ha iniziato a perdere sangue restando, comunque, cosciente. Immediatamente il fratello del commerciante ha contatto il 118. Sul posto è arrivato il personale medico che ha preso subito in cura la donna.
Le ricerche
Dopo pochi minuti i militari sono giunti nell'abitazione senza trovare nessuno. Sono scattate subito le ricerche, una decina di pattuglie, tra quelle già in circuito per monitorare il sabato sera ed altre fatte uscire al momento, hanno iniziato a battere tutto il territorio circostante. Intorno alle 24 la caccia all'uomo è terminata. Il cinquantenne è stato rintracciato a pochi passi dalla caserma. Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di una pistola semiautomatica.
La donna, invece, è stata sottoposta a urgenti accertamenti e portata in sala operatoria all'ospedale "Santissima Trinità". La situazione è apparsa subito grave, ma l'equipe medica sarebbe riuscita a fermare l'emorragia e a trovare l'ogiva del proiettile, fermatasi nella parte bassa del bacino. La prognosi resta riservata e il pericolo di vita c'è. Il compagno, è stato sottoposto a fermo come indiziato di delitto dai militari del comando compagnia carabinieri di Sora, coordinati dal colonnello Fabio Cagnazzo, per tentato omicidio, nonché porto abusivo di arma clandestina e ricettazione non essendo stato in grado di giustificarne il possesso. Anche l'abitazione di Avezzano è stata sottoposta a perquisizione, ma non sono state riscontrate anomalie. Al termine delle formalità di rito, Mario Eramo è stato accompagnato nella casa circondariale di Cassino. Ulteriori accertamenti tecnici e rilievi a opera del nucleo investigativo del reparto operativo di Frosinone, permetteranno di avere un quadro più chiaro della vicenda.