Il Centro studi Tolerus va in pressing sull'amministrazione comunale chiedendo «al sindaco - scrive il presidente Pasquale Pesce - quanto tempo dovrà trascorrere ancora per imporre rimozione e smaltimento dell'amianto all'interno dell'area ex Snia-Bpd di Bosco Faito, visto che ci risulta che lo scorso 26 ottobre la Asl di Frosinone ha inoltrato al Comune la richiesta di emissione di un'ordinanza per la bonifica del sito entro quattro mesi con tanto di analisi dettagliate dei trentuno campionamenti effettuati».
Il presidente di Tolerus, inoltre, fa sapere che «proprio il giorno precedente, il 25 ottobre, e dopo la nostra segnalazione al Mattm in merito alle aziende agricole che svolgono attività di pascolo nel sito ex Snia, il Ministero dell'ambiente ha richiesto a Ispra, Iss, Asl e Istituto zooprofilattico una relazione sugli accertamenti fatti in loco e, per presa conoscenza, la lettera è stata inviata anche a Regione, Provincia, Comune e Procura, oltre che, ovviamente, alla nostra associazione, che aveva informato il Ministero dopo aver appreso l'inserimento della bonifica dell'ex Snia tra gli interventi urgenti da effettuare all'interno del Sin "Bacino del fiume Sacco"». Chiamato in causa, il delegato all'ambiente Alessandro Savoni comunica che «per l'ordinanza si rende necessario qualche giorno in più per completezza degli elementi, perché i 14.000 metri quadri di amianto trovati non sono tutti eliminabili allo stesso modo e la complessità del provvedimento sindacale ruota attorno a questo dettaglio». Sull'"affaire pascolo", poi, spiega che «siamo ancora in attesa che la Asl ci invii i risultati specifici a seguito dei rilevamenti tesi a evidenziare eventuali collegamenti tra gli animali presenti sul posto e il terreno in oggetto e, una volta avuti, sarà possibile agganciare la problematica a quella della bonifica». «L'intervento - conclude il delegato - non può prescindere da tutte le analisi necessarie e, come da prassi per questa amministrazione, non forziamo i tempi coi proclami ma ci muoviamo coi dati alla mano affinché le decisioni prese siano definitive e risolutive e non transitorie e parziali davanti a una situazione che si trascina da tempo e affrontiamo segnando una rottura importante col passato».