Sono poco più che bambine ma dalla capacità manipolatoria di un adulto. Crescono i casi di bullismo nelle scuole di Cassino a partire già dalla terza elementare e il ruolo da protagonista, sempre più spesso, è affidato alle femmine.
«I casi e i livelli che affrontiamo sono diversi: si parte da atti di prevaricazione dopo aver sottratto giochi o altri oggetti alle piccole vittime fino a situazioni in cui dalla presa in giro si passa a una vera e propria tipologia di sevizie che fanno parte più strettamente della sfera psicologica e che trovano una loro cassa di risonanza nei social», ha spiegato la dottoressa Marisa Del Maestro, psicoterapeuta e coordinatrice delle attività di prevenzione di Exodus.
Si tratta di un circolo vizioso, dove bullismo e cyberbullismo sono ormai interdipendenti. «Prima si parlava del bullismo nelle scuole come di un fenomeno che nasceva soprattutto nel biennio delle superiori. Ora, invece, dalla terza elementare in poi già si cominciano a registrare i primi casi - ha continuato la dottoressa Del Maestro - La tipologia del bullismo manipolatorio delle ragazzine, di cui si parla ancora troppo poco, è invece in evidente crescita. Si tratta di un comportamento sotterraneo, senza calci, pugni o quella violenza a cui siamo abituati ma che risulta essere ancor più aggressivo sul piano verbale (con esclusioni, vessazioni e prese in giro) e soprattutto psicologico. Anche perché legato a doppio filo con il cyberbullismo».
Di certo anche questo è «un fenomeno di classe, perché oltre al bullo e alla vittima esiste il gruppo degli astanti, cioè tutti i compagni che non parlano ma osservano e sanno. E in molti casi ridono: il lavoro da fare è lungo e continuativo, in grado di coinvolgere l'intera classe», ha quindi sottolineato la dottoressa Del Maestro. Il livello si alza quando dal bullismo psicologico si arriva alla diffusione su internet delle vessazioni: un passaggio che segna la distruzione totale dell'autostima delle vittime, denigrate e umiliate da un numero impensabile di utenti.