Si erano scambiati un bacio durante il colloquio nella casa circondariale di Frosinone. Troppe effusioni, ma soprattutto troppo prolungate. Un ispettore della polizia penitenziaria si era insospettito e aveva fatto scattare subito i controlli. Lui, D.I, 30 anni, era detenuto per rapina. La compagna, 28 anni, V.C, le aveva passato un ovulo di cocaina contenuto in bocca. I fatti risalgono a due anni fa.
Ieri il processo. Entrambi i giovani sono di Frosinone e sono difesi dall'avvocato Giampiero Vellucci. Il trentenne è stato assolto perché era destinatario della sostanza stupefacente per uso personale, mentre per la donna sei mesi con la sospensione condizionale della pena. Quest'ultima ha dichiarato di aver portato la droga al compagno per alleviare lo stato di detenzione. I poliziotti avevano fatto sottoporre il frusinate a una radiografia, dalla quale emerse una pallina di gomma che l'uomo aveva ingerito. Con un sondino i medici erano riusciti a recuperarla. All'interno di quella pallina di gomma i poliziotti trovarono cinque grammi di cocaina purissima. La procura di Frosinone aveva chiesto il rinvio a giudizio di entrambi. Ieri l'assoluzione per lui e una pena mite per la donna. Il pm aveva chiesto due anni.