Matteo Sbaraglia aveva già bussato alla porta del suo vicino di casa, Domenico Pascarella, sabato notte. Gli aveva chiesto una sigaretta. L'aveva fumata. Poi, però, mentre era nel suo appartamento, qualcosa deve averlo turbato, un istinto di rabbia e follia lo ha pervaso. Ha afferrato la mazza da baseball, è uscito sul pianerottolo e ha iniziato a colpire la porta dell'abitazione di Mimmo. Che ne ha riconosciuto la voce e gli ha aperto. Per l'ultima volta. Matteo non gli ha dato tempo e scampo, ha scaricato su di lui tutta la sua rabbia e una violenza che forse non è stato in grado di controllare, colpendolo prima al viso con la mazza e poi alla testa, mentre era già a terra. Il tutto è durato pochi e interminabili secondi. Domenico Pascarella è morto così, con la testa fracassata. Matteo ha chiuso la porta ed è tornato nel suo appartamento. Restando sveglio tutta la notte. Questo quanto emerso dall'interrogatorio di sabato sera, alla presenza del suo legale Angelo Testa, prima che il giovane venisse condotto in carcere.
Le tappe di Matteo
È rimasto sveglio, dunque, ma non in casa. Dopo aver compiuto il terribile gesto, a quanto pare senza un perché, non ha dormito. Forse, lentamente, ha iniziato a realizzare quello che aveva fatto. Tra i due non c'era alcun motivo di astio, né passato né recente. Nulla. Un'assenza di movente che, ad oggi, resta ancora un mistero e che si dovrà chiarire. Matteo - sempre da quanto emerso dall'interrogatorio del sostituto procuratore Vittorio Misiti - dopo aver trascorso la mattinata in casa, a un certo punto ha intuito che i fratelli lo stavano cercando ed è uscito, riuscendo a non incrociarli. La sua violenza non si è fermata lì. Secondo quanto ha confermato anche il suo legale, Sbaraglia ha prima colpito con forza la serranda del negozio della sorella e poi, poco dopo, ha aggredito un ragazzo che ha incontrato per caso in strada. Fortunamente non in modo grave.
La giornata
La salma di Domenico, 59 anni, si trova all'obitorio dell'ospedale "Fabrizio Spaziani". Oggi, secondo quanto ha riferito l'avvocato Testa, sicuramente ci sarà la nomina da parte del magistrato del perito per l'autopsia sul corpo di Pascarella e la nomina del perito per verificare lo stato psichico di Matteo Sbaraglia. Oltre alla convalida dell'arresto. Domani, quasi sicuramente, l'interrogatorio di garanzia: questo significa che oggi l'avvocato si recherà in carcere per un confronto con il suo assistito, attualmente rinchiuso in isolamento.
Momenti cruciali per il prosieguo delle indagini, soprattutto concentrate a individuare un possibile movente di questa terribile storia.