Nella serata di ieri, in Veroli, i Carabinieri della locale Stazione deferivano in stato di libertà un 56enne del posto, incensurato, per violazione della legge regionale sulla protezione della fauna, nonchè per detenzione abusiva di munizionamento da caccia e utilizzo di richiami acustici vietati dalla Legge.

In particolare l'uomo, nel corso di un servizio perlustrativo finalizzato al contrasto delle illegali attività venatorie, veniva sorpreso dai militari operanti mentre, intento in una battuta di caccia, esplodeva colpi di fucile (legalmente detenuto) a breve distanza da civili abitazioni, utilizzando peraltro un richiamo acustico vietato dalla Legge.

Nel corso dell'operazione di polizia, l'arma veniva posta sotto sequestro unitamente al  richiamo acustico utilizzato e 5 cartucce a palla.  A seguito di ulteriori accertamenti, estesi all'abitazione dell'interessato, si rinvenivano e sequestravano ulteriori 10 cartucce a palla, che l'uomo deteneva senza averne fatto denuncia all'autorità di Pubblica Sicurezza.

A seguito di quanto sopra, non ricorrendone più i presupposti di Legge, si procedeva al ritiro del porto d'arma per uso caccia, nonchè di 9 fucili e circa 600 cartucce di vario calibro. Lo stesso veniva altresì proposto all'Autorità Amministrativa competente per la revoca del porto d'armi e l'emissione del decreto di divieto detenzione armi.

L'attività dei militari della Stazione di Veroli prosegue quindi senza sosta, al fine di contrastare e reprimere anche i reati in materia venatoria.