Pendolare ciociara minacciata di percosse e aggredita verbalmente in modo molto pesante su un bus del Cotral. E' accaduto sulla linea Roma-Anagnina/Sora partita dalla Capitale alle 13.00. Tutto si è svolto poco dopo la partenza del mezzo, un bipiano di ultima generazione. La donna era seduta ai primi posti del pullman insieme ad un'altra signora. Ad una fermata precedente l'ingresso sul raccordo è salito un uomo sulla sessantina, risultato poi essere dipendente di una nota società di trasporti di Roma, che, incurante delle più basilari norme sulla sicurezza (che lui per primo avrebbe dovuto conoscere e rispettare), si è fermato accanto all'autista intessendo una conversazione "tra colleghi" e, altra violazione delle leggi sulla sicurezza, restando in piedi. Un dialogo che l'autista del Cotral, anche lui in aperta violazione delle regole sulla sicurezza, ha alimentato incurante delle possibili conseguenze e anche del fatto che le telecamere posizionate all'interno del mezzo potessero riprendere la scena. 

Trascorsi alcuni minuti, visto che il siparietto continuava (intanto il bus aveva imboccato l'Autostrada) la pendolare, residente in un centro limitrofo a Frosinone, è intervenuta chiedendo ai due di porre fine al colloquio, visto anche che l'uomo in piedi impediva la visuale della strada e, soprattutto, rappresentava un evidente pericolo in caso di brusca frenata, incidente o di altro problema. Lo ha fatto con garbo ed educazione, null'altro pretendendo se non il rispetto delle norme sulla sicurezza. Per tutta risposta, davanti a tutti i passeggeri e sotto gli occhi ironici e conniventi dell'autista del Cotral, si è vista sommersa da una pioggia di parolacce e offese ed ha ricevuto un netto rifiuto ad ottemperare a quanto chiesto. insomma il dipendente della società di trasporto romana non ha sentito ragioni ed ha continuato sia a parlare sia a rimanere in piedi. Il tutto, come detto, senza che l'autista Cotral facesse alcunché per porre fine al diverbio. 

La pendolare ha insistito con le sue sacrosante lamentele ed ha rinnovato l'istanza ai due di tornare il primo al proprio ruolo di conducente del bus e il secondo a sedersi nei posti liberi visto che in quel momento era solo un passeggero come tutti gli altri. A questo punto è scattata ancora di più l'ira dell'uomo che ha apostrofata la malcapitata con altre e pesanti offese, roba da codice penale e da vie legali, che la signora non esclude di percorrere. Vista la brutta piega che stava prendendo la situazione e temendo un'aggressione anche fisica da parte del passeggero che appariva letteralmente fuori di sé, la pendolare ha preso il suo cellulare ed ha composto il 113 minacciando i due di chiamare la polizia. Solo a quel punto l'uomo e l'autista sono scesi a più miti consigli: il secondo ha smesso di parlare e il primo si è diretto verso il piano superiore del mezzo. Non prima però di aver nuovamente minacciato la donna di percosse e aggressioni fisiche. 

La poveretta è rimasta quindi al suo posto, riservandosi di allertare la polizia al momento di scendere alla sua fermata. Proposito dal quale però ha poi desistito per non creare disagi agli altri viaggiatori, visto che gli agenti avrebbero dovuto fermare il mezzo Cotral per procedere all'identificazione dell'aggressore e a tutti gli altri adempimenti del caso. Insomma, un'altra brutta pagina sul già nero diario di bordo di un'azienda, il Cotral, ogni giorno, per un motivo o per un altro, al centro di problemi, contestazioni e mille disagi.