Giancarlo Marrandino e la moglie Rosaria Orlando, vittime dell'incidente di ieri pomeriggio a Ferentino, erano molto conosciuti e stimati. Lui, originario di Aversa, lei di Sant'Antimo. Si erano trasferiti in via Sferracavalli a Cassino. Il trentottenne ingegnere lavorava nello stabilimento Fca di Piedimonte San Germano. Era dipendente del gruppo esterno Media Motive da un anno e otto mesi. La notizia della morte della coppia, si è diffusa in serata nelle città di origine e nel cassinate, destando dolore e incredulità. Una domenica di relax si è trasformata in un dramma. Marrandino e Orlando insieme anche nella morte. Marrandino aveva un curriculum di tutto rispetto, in passato ha lavorato sempre per la FCA in Brasile, ha avuto esperienze lavorative anche a Pomigliano d'Arco come operatore di ingegneria dei processi produttivi. Nel curriculum vantava anche un'esperienza come responsabile dei rapporti con l'ufficio alloggi della base U.S. Navy di Gricignano D'Aversa. Laureato alla seconda università degli studi di Napoli in ingegneria meccanica. La moglie che viaggiava con lui lavorava in un'azienda dell'indotto Fiat.
L'arrestato
Francesco Scarsella, alla guida della Smart, è stato arrestato per omicidio stradale plurimo aggravato. Dagli accertamenti tossicologici è risultato positivo alla cocaina. L'alatrense, difeso dall'avvocato Tony Ceccarelli, era già noto alle forze dell'ordine, arrestato in diverse occasioni sempre per droga. La patente di guida gli era stata ritirata undici anni fa. Ieri era alla guida della Smart coinvolta nell'incidente in cui hanno perso la vita marito e moglie campani, ma residenti a Cassino.
Alla guida drogato e senza patente, rimane coinvolto in un incidente stradale in cui muoiono marito e moglie di origine campana, ma residenti a Cassino. Le vittime sono Giancarlo Marrandino, 38 anni, di Aversa, e Rosaria Orlando, 43 anni, di Sant'Antimo. In manette per omicidio stradale plurimo aggravato dalla guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e con patente revocata dal 2006, è finito Francesco Scarsella, 32 anni, di Tecchiena. L'alatrense è ricoverato allo "Spaziani" di Frosinone con diverse fratture. Lo scontro, al vaglio dei carabinieri, è avvenuto intorno alle 15.30, in via Casilina a Ferentino, poco distante dal confine con Anagni. Marrandino è deceduto sul colpo, mentre la donna poco dopo all'ospedale di Latina dove era stata trasportata con l'eliambulanza. Sul posto carabinieri, vigili del fuoco e personale medico.
La ricostruzione
Avevano approfittato della bella giornata di sole per fare un giro in moto. Una domenica di metà ottobre calda e soleggiata, trasformata in tragedia per la coppia di origine campana, ma da tempo residente a Cassino, in via Sferracavalli. Viaggiavano su una Suzuki, in via Casilina al chilometro 71 quando, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri della Compagnia di Anagni e della stazione di Ferentino, diretti dal capitano Camillo Giovanni Meo, coordinati dal comandante provinciale Fabio Cagnazzo, è avvenuto l'impatto con una Smart. Stando a una prima ricostruzione, Scarsella avrebbe invaso la corsia opposta dove si trovava a transitare, in direzione Frosinone, la coppia di origine campana. Uno scontro violento che non ha lasciato scampo all'ingegnere che lavorava nello stabilimento Fca di Piedimonte San Germano. Una scena spaventosa agli occhi dei primi soccorritori. I motociclisti a terra, il parabrezza della Smart frantumato. Immediatamente sono stati contattati 112 e 118. Sul posto il personale medico con due ambulanze e un'automedica. Per il trentottenne non c'è stato nulla da fare. È morto sul colpo. Per la donna è stato subito richiesto l'arrivo di un'eliambulanza per trasportarla in una struttura più attrezzata per le cure. Ma le sue condizioni erano apparse subito gravi, tant'è che il suo cuore ha smesso di battere poco dopo. Ferito il conducente della macchina, Francesco Scarsella. Trasferito all'ospedale di Frosinone, è stato preso in cura dai dottori dello Spaziani ed è stato sottoposto a tutti gli accertamenti tossicologici. E proprio agli esami è risultato positivo alla cocaina.
Inoltre era alla guida senza patente perché revocata dal 2006. Per l'alatrense, con diversi precedenti, sono scattate le manette con l'accusa di omicidio stradale plurimo. Inevitabili le ripercussioni al traffico veicolare. La strada è rimasta chiusa per oltre due ore. Sul posto i carabinieri di Anagni e Ferentino, con il maresciallo Raffaele Alborino. In ausilio anche gli agenti della polizia stradale.