Post sui social network, volantini distribuiti in ogni angolo del paese, messaggi, telefonate e addirittura lettere anonime indirizzate ad amici e parenti della sua ex, una cinquantenne di Monte San Giovanni Campano. Aveva un obiettivo: denigrarla. Non ha mai accettato il fatto che la storia d'amore fosse finita. La donna ha raccontato agli inquirenti il suo calvario fatto di molestie sessuali e condotte persecutorie tali da rendere la sua vita impossibile. Un calvario a cui la polizia di Stato ha messo fine, arrestando lo stalker. Per lui è stata disposta la misura dei domiciliari. Sequestrato anche il materiale utilizzato per mettere in atto le persistenti azioni persecutorie.

La ricostruzione
Ancora un'altra vittima di stalking, ancora un altro uomo che non si rassegna alla fine di un amore: è la triste vicenda di cui si sono occupati gli uomini del dottore Antonio Giordano, dirigente della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Frosinone. Si è conclusa con la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del suo stalker la triste vicenda che vede, suo malgrado, protagonista una cinquantenne monticiana. L'intensa attività di indagine della Polizia di Stato ha fatto sì che l'autorità giudiziaria emettesse un'ordinanza di aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima. La donna aveva raccontato agli inquirenti il suo calvario fatto di molestie sessuali e condotte persecutorie tali da rendere la sua vita impossibile: post sui social, volantini tappezzati nel paese di Monte San Giovanni Campano, telefonate, messaggi, lettere anonime, indirizzate anche a parenti ed amici dell'ex. L'unico obiettivo dell'uomo, era quello di denigrarla. Dopo gli opportuni e tempestivi accertamenti, su delega della Procura della Repubblica di Frosinone - dottoressa Rita Caracuzzo - era stata disposta anche la perquisizione nell'abitazione dell'uomo e anche nel suo ufficio nella capitale. Con i poliziotti della Questura di Frosinone avevano collaborato i colleghi del Commissariato capitolino "Esposizione", provvedendo al sequestro di tutto il materiale utilizzato per mettere in atto le persistenti azioni persecutorie. Per l'uomo, dunque, è scattato l'arresto con la misura dei domicialiari.

L'invito a denunciare
La Polizia di Stato invita le donne vittime di violenza o di atti persecutori a denunciare sempre, senza nascondersi dietro il muro del silenzio. Anche in provincia di Frosinone ci sono ferite ancora aperte e donne che vivono incubi quotidiani soprattutto tra le quattro mura domestiche. Mogli, fidanzate, compagne vittime di chi invece di amarle le distrugge I casi di maltrattamenti sono tanti. E ancora troppo poche le denunce. "Rompete il silenzio": questo l'appello delle forze dell'ordine.