Il congresso del circolo cittadino del Pd si terrà domenica 22 ottobre all'hotel Astor. Un appuntamento importante, con una valenza provinciale. E non soltanto perché si tratta dell'organismo del capoluogo. Intanto al congresso si arriva a seguito delle dimissioni, da segretario e presidente, di Norberto Venturi e Francesco Brighindi. Dopo la sconfitta alle comunali di Frosinone, quando Venturi puntò l'indice nei confronti della federazione provinciale e dei big del partito. Da allora però sono passati quattro mesi e nessuno oggi parla più di quanto accaduto nel capoluogo.
In realtà il congresso sarà influenzato molto dalle dinamiche nazionali e regionali. Non a caso nei giorni scorsi c'è stata una riunione di tutte le aree che alle primarie per la segreteria hanno sostenuto la mozione di Matteo Renzi, Vale a dire le componenti di Francesco De Angelis, Francesco Scalia e Simone Costanzo.
Nelle prossime ore è previsto il summit con i rappresentanti della mozione Orlando, che nel capoluogo ha nelle sue file, fra gli altri, Norberto Venturi e Francesco Brighindi. Però la situazione non è semplice, anche perché i tempi per l'individuazione dei candidati alla segreteria sono ormai stretti. All'interno della mozione Renzi i leader stanno lavorando ad una soluzione unitaria. Che potrebbe essere questa: Andrea Palladino (area De Angelis) segretario, Stefania Martini o Valentina Calcagni (area Scalia) presidente.
Ma il punto interrogativo riguarda la mozione Orlando: accetterà una eventuale proposta di soluzione condivisa? Difficile dirlo adesso, soprattutto perché Norberto Venturi in queste settimane non ha risparmiato critiche molto forti all'indirizzo degli organismi dirigenti provinciali. Va pure detto che l'ex assessore e consigliere comunale Stefania Martini, pur facendo parte dell'area di Scalia, non appare intenzionata ad un accordo parametrato sulle cariche. Da mesi insiste sulla necessità di "tornare a fare politica a Frosinone". Non è neppure un segreto che Stefania Martini è tra quanti ritengono che alla fine il sindaco Nicola Ottaviani possa candidarsi alle elezioni politiche. Il che vorrebbe dire tornare alle urne a Frosinone.
Se Stefania Martini dovesse decidere di concorrere comunque alla segreteria, allora potrebbe ottenere il sostegno di Venturi e Brighindi. In tal caso il congresso si trasformerebbe in una conta.
Francesco De Angelis, però, sta lavorando ad un'opzione unitaria. Consapevole che la sua componente, Pensare Democratico, ha la maggioranza. Oltre a quello di Andrea Palladino potrebbero esserci altri nomi. A cominciare da Alessio Gentile ed Antonella D'Emilia. Da verificare pure il ruolo che intenderanno giocare sia l'ex sindaco Michele Marini che il consigliere Fabrizio Cristofari, candidato a primo cittadino del centrosinistra. I due sono distanti anni luce, ma entrambi non hanno intenzione di recitare da gregari. Sullo sfondo ci sono anche le elezioni regionali e le relative candidature. Non soltanto per quanto concerne la lista del Pd (dove gli spazi appaiono chiusi), ma pure sul versante della lista civica di Nicola Zingaretti. Sia Fabrizio Cristofari che Norberto Venturi potrebbero ambire ad una designazione di questo tipo. Quanto a Michele Marini, sta studiando la situazione. Dicevamo delle elezioni comunali di Frosinone, con una sconfitta al primo turno che ha lasciato il segno. Un candidato del calibro di Fabrizio Cristofari meritava un sostegno massiccio dal partito. La sensazione che quel risultato sia stato archiviato troppo in fretta è fortissima. Difficile che il tema venga affrontato nel corso del congresso cittadino. Non resta che la conferenza programmatica provinciale in programma l'11 e 12 novembre. Forse.