Immigrati minorenni non accompagnati: si passa alla fase del censimento, dopo una nota arrivata della prefettura. Sono almeno trenta quelli giunti a Cassino dal mese di gennaio e, tranne uno, sono tutti egiziani. Costano dai 50 ai 100 euro al giorno alle casse comunali, a fronte di un contributo statale (che arriva a posteriori) di 45 euro al giorno. Ecco perché quel milione e 200 mila euro inseriti in bilancio non bastano. «Dovremo aumentare la voce» dice con un pizzico di tristezza il sindaco Carlo Maria D'Alessandro.
Il dramma è doppio, da una parte le casse vuote e l'ombra del dissesto da allontanare, dall'altra le continue necessità di un settore nevralgico dove arrivano ogni giorno famiglie cassinati in cerca di aiuto, a volte anche solo per una bolletta nella speranza che quell'utenza non venga staccata. Ma dalla nota emergono anche buone notizie, come quelle di un finanziamento statale fino a 700 euro annui per i minori aderenti al progetto Sprar e 500 per tutti gli altri. «Intanto abbiamo necessità di trovare altri soldi - rincara il sindaco - e presumibilmente dovremo aumentare la voce di bilancio». Lo conferma anche l'assessore Benedetto Leone: «Dobbiamo trovare in bilancio almeno altri 100.000 euro per andare a colmare le spese. Sono due le voci difficili da pianificare nel nostro settore, quella dei minori non accompagnati e quella delle Rsa».

Gli "sbarchi"
Il problema è un altro. Quando gli stranieri bussano alle porte del municipio durante i giorni feriali è più facile avviare una ricerca tra le strutture del territorio, di fuori provincia ma anche di fuori regione per individuare il prezzo più conveniente. Ma quando bussano il venerdì o il sabato notte bisogna accontentarsi di chi offre un giaciglio a questi ragazzi, a volte con costi che sfiorano i cento euro e che restano tali nel tempo. Solo qualche giorno fa l'ultimo "sbarco". «Sono stato chiamato proprio io - racconta ancora l'assessore - erano tre ed era venerdì sera». Ultimamente, infatti, arrivano in tre e pronunciano la stessa frase "vogliamo casa". Sono edotti rispetto a dove devono andare, quando devono farlo e che cosa devono dire. E restano quei forti sospetti sulla nazionalità.

I profughi... adulti
Sono centinaia, certi giorni la città ne ospita migliaia dati i continui sbarchi pure da treni e bus da parte degli immigrati in cerca di... fortuna! Ecco perché l'assessorato ai Servizi Sociali sta facendo partire un censimento sugli immigrati «per verificarne il numero come pure le strutture e gli appartamenti che li ospitano ma, anche e soprattutto, le loro condizioni di vita. «Sono almeno 500 quelli che ipotizziamo ma potrebbero essere molti di più. Con il censimento in mano manderemo un report alla prefettura».