Un malore improvviso, che non gli ha dato scampo, mentre in sella alla sua bicicletta percorreva la statale che collega Avezzano a Sora. È morto così, nella tarda mattinata di ieri, davanti agli occhi del fratello che non ha potuto far nulla per salvarlo, il sostituto commissario di polizia Pierluigi Di Vittorio, 57 anni tra qualche giorno. Una tragedia che ha scosso non soltanto la famiglia del poliziotto ma anche le città di Isola del Liri, Sora e la questura di Frosinone, dove attualmente lavorava.
Di Vittorio, infatti, faceva parte dello staff del questore di Frosinone ed era membro del Gos (Gruppo operativo sicurezza) per le partite del Frosinone. Ieri mattina, complice la bella giornata, era uscito per una passeggiata domenicale in sella alla sua bicicletta, come spesso amava fare, essendo un amante del ciclismo. Mentre percorreva la statale, in località Colle Castagno di Balsorano, è stato improvvisamente colto da un malore, con molta probabilità un infarto fulminante. Inutile ogni tentativo di soccorrerlo: per il cinquantaseienne non c'è stato nulla da fare. Sul posto, oltre al 118 anche i carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo.
Originario di Isola del Liri, Di Vittorio era residente a Sora e attualmente lavorava a Frosinone. Oltre ad essere amante dello sport (non solo ciclismo, ma anche canoa e sci), era anche molto impegnato nel mondo dell'associazionismo. Numerosi sin dai primi momenti i messaggi di cordoglio arrivati da parenti, amici e colleghi alla moglie e alle due figlie e grande il dolore in tutta la città delle cascate, dove era molto conoisciuto: Di Vittorio, infatti, era anche il cognato del comandante dei vigili urbani di Isola del Liri, Bruno Di Palma.
Nel pomeriggio la salma del sostituto commissario è stata trasferita nel cimitero di Isola del Liri. I funerali si svolgeranno questo pomeriggio, alle 15, nella chiesa di San Lorenzo. A curare le esequie funebri è stata la ditta Martini S.&C. di Isola del Liri. Sul posto si è portato anche il Questore di Frosinone, Filippo Santarelli, insieme ai funzionari, alla psicologa della polizia e ai colleghi che hanno voluto portare un saluto alla salma presso la camera ardente.

L'ipotesi più accreditata in merito alla morte di Pierluigi Di Vittorio, il poliziotto 56enne deceduto poco più di un'ora fa mentre era in sella alla sua bici per una passeggiata domenicale, resta quella del malore, probabilmente un infarto, che l'ha stroncato sulla strada. Il corpo privo di vita dell'agente (non è ancora stato precisato se fosse da solo o con altri compagni di passeggiata) sostituto commissario presso la Questura di Frosinone dove faceva parte dello staff più stretto del Questore e si occupava della sicurezza dello stadio del Frosinone calcio, prima del Matusa ed oggi del Benito Stirpe, è stato trovato da un automobilista di passaggio riverso a terra sul ciglio della strada. Inutili i pur tempestivi soccorsi. Sul posto si è portato anche il Questore di Frosinone Santarelli, con il quale Di Vittorio aveva a lungo collaborato. 

Intanto, sull'accaduto - coordinati dal sostituto procuratore di Avezzano Roberto Savelli - stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo competenti per territorio (il 56enne è infatti morto in località Ridotti, sulla strada che da Sora porta in Abruzzo, quindi già nella regione limitrofa al Lazio). L'agente, originario di Isola del Liri, risiedeva a Sora, ed era molto conosciuto in entrambe le città, oltre che a Frosinone dove lavorava, visto che era molto attivo anche nel campo dell'associazionismo. Era cognato del comandante dei vigili urbani di Isola del Liri. Lascia la moglie e una figlia di circa venti anni, studentessa universitaria. Enormi il dolore e il cordoglio per la prematura morte del poliziotto, e grandi anche lo sgomento e l'incredulità dal momento che Di Vittorio era un grande sportivo: oltre alla bici, la sua grande passione, praticava anche altri sport fra cui la canoa e lo sci. 

Il corpo privo di vita di Di Vittorio si trova in questo momento presso la camera funeraria del cimitero di Isola del Liri dove parenti, amici, conoscenti e tantissimi colleghi si stanno recando per salutare il loro amico. Scartata l'ipotesi, ventilata in un primo momento, di un'autopsia sul cadavere dell'agente, per cui a breve potrebbe essere fissata la data dei funerali, 

di: La Redazione

La sua passione per la bici lo aveva portato, sfruttando la bella giornata di sole, a fare una lunga passeggiata sulla strada che dal Sorano conduce in Abruzzo. Purtroppo, però, giunto nella zona situata tra San Vincenzo Ferreri (a nord di Sora) e la località Ridotti, che è già in territorio abruzzese, secondo quella che al momento è l'ipotesi più accreditata, è stato colto da un malore, probabilmente un infarto, e si è accasciato a terra privo di vita. Immediati i soccorsi, avvisati dagli automobilisti di passaggio, ma purtroppo per P.D.V., 56 anni, originario di Isola del Liri, non c'è stato nulla da fare. I sanitari, infatti, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.  

L'uomo, ispettore capo di polizia, faceva parte dello staff del Questore di Frosinone ed era inserito nel Gos, il Gruppo speciale che si occupa della sicurezza dello stadio del Frosinone in occasione della gare interne. L'episodio si è verificato meno di un'ora fa ed ha lasciato tutti sgomenti, soprattutto pensando al fatto che l'agente era uno sportivo che praticava regolarmente attività fisica in bici e in altro modo. P.D.V. lascia la moglie e una figlia di circa venti anni, studentessa universitaria. 

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