Le mille facce degli immigrati. Immigrati onesti che provano a inserirsi nella società e a lavorare; immigrati scommettitori che affollano le sale e, talvolta, non pagano; immigrati gigolò, come quelli fermati a Cassino, che offrono sesso a pagamento e tanti immigrati che sistematicamente svaligiano i contenitori degli abiti usati. Non solo operano saccheggi sistematici con la precisa volontà di portare via più roba possibile ma lasciano sporcizia dappertutto. Non se ne comprende la ragione ma, ogni giorno, c'è qualche richiedente asilo che arriva in bicicletta davanti a uno dei cassonetti, trova il sistema per aprirlo e poi provvede a tirare fuori tutte le buste. Le apre e sparpaglia il contenuto a terra: a volte prova gli abiti, anche alla luce del sole di fronte a residenti e passanti ormai esausti, altre volte agisce di notte, altre volte ancora operano in coppia. L'obiettivo è sempre lo stesso: riempire bustoni e bustoni, e poi fuggire via con più abiti possibili. Quando la merce non è di gradimento viene gettata alla rinfusa dove capita, e la sporcizia è proporzionale al senso di rabbia che vive la gente nel vedere tanti angoli urbani deturpati. Innumerevoli le lagnanze che arrivano al sindaco che ha contattato la società di raccolta rifiuti e annunciato provvedimenti.

«Stiamo valutando - ha detto ieri mattina Carlo Maria D'Alessandro - di togliere tutti i cassonetti dalla città. O meglio, una parte resteranno nel centro urbano ma saranno sistemati in aree più controllate, dove esistono anche telecamere di videosorveglianza; e un'altra parte sarà posizionata nel centro di smistamento che apriremo al parco rondò (zona Archi). Lì saranno previsti dei punti di raccolta degli abiti usati dove la situazione potrà essere assolutamente sotto controllo. La zona sarà sorvegliata da telecamere - conclude il primo cittadino - mentre l'apertura non copre l'intero arco della giornata, sarà prestabilita ma credo che sia meglio questo che ritrovarsi la città in questo stato a causa dei continui colpi ai cassonetti».