Morto per la puntura di un calabrone una tragedia che ha sconvolto una intera comunità. È stata eseguita ieri pomeriggio l'autopsia sulla salma di Roberto Quattrociocchi. L'esame disposto dall'autorità competente avrebbe confermato la causa del decesso: shock anafilattico che purtroppo non ha dato scampo al cinquantasettenne, nonostante le cure dei sanitari del 118. Sabato mattina, alle ore 10.00, i funerali a Sant'Andrea.

Il cordoglio della comunità
Dolore e sgomento nella contrada degli Angeli dove il panettiere viveva con la moglie e i figli. Una morte assurda, un tragico appuntamento col destino. L'uomo stava lavorando in campagna e non era certo la prima volta. Conosceva bene i rischi ma evidentemente non immaginava di poter morire per la puntura di un calabrone. L'insetto lo avrebbe sorpreso all'improvviso, mandandolo in shock anafilattico. Quando sono arrivati i soccorritori, non c'era ormai più nulla da fare.

L'intervento del magistrato
Il magistrato di turno ha da subito predisposto l'autopsia per stabilire con certezza le cause del decesso, sopraggiunto per arresto cardiaco. Ieri mattina è stato eseguito un primo esame esterno all'obitorio dell'ospedale Spaziani di Frosinone dove Quattrociocchi era arrivato mercoledì sera ormai cadavere. L'esame autoptico effettuato qualche ora più tardi ha poi chiarito definitivamente l'accaduto. La comunità degli Angeli è ancora profondamente scossa.
In tanti conoscevano il cinquantasettenne che di mestiere faceva il panettiere, in questi ultimi tempi a casa per problemi di salute. Onesto e infaticabile lavoratore, padre esemplare, marito e nonno meraviglioso. Una morte imprevedibile la sua. Dopo l'autopsia la salma è stata riconsegnata alla famiglia per i funerali che si svolgeranno domani mattina, alle 10, nella cattedrale di Sant'Andrea. La salma resterà oggi esposta nella camera mortuaria del nosocomio di provincia. Una storia tanto triste quando dolorosa che ha lasciato sgomenta una intera comunità.