Recentemente le articolazioni territoriali della Compagnia Carabinieri di Pontecorvo avevano rilevato la recrudescenza del particolare fenomeno criminoso correlato ai furti di autovetture di pendolari, sottratte all'interno delle aree di parcheggio circostanti alle stazioni ferroviarie della linea Cassino-Roma. L'analisi dei furti recentemente perpetrati lasciava chiaramente supporre che i malviventi, essenzialmente provenienti dall'area partenopea, disponessero di particolari attrezzature e competenze tecniche, necessarie per l'asportazione delle autovetture, mediante la velocissima installazione di una centralina motore adeguatamente resettata, specificamente predisposta per il modello di auto evidentemente richiesto dal mercato illecito campano.
Al fine di contrapporre un adeguato contrasto, la Compagnia Carabinieri aveva immediatamente attuato un mirato dispositivo di censimento areale, coordinando sinergicamente dalle relative componenti operative. In questa cornice, nella mattinata odierna, i militari della Stazione Carabinieri di Roccasecca, della Stazione di Aquino e dell'Aliquota Operativa del dipendente N.O.R., deferivano all'A.G. quattro persone (un 28enne, un 37enne, una 38enne e un 48enne), tutte di Napoli e già gravate da precedenti riferibili a reati predatori, poiché' ritenuti responsabili di "possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli e porto abusivo di oggetti atti ad offendere".
In particolare, alle ore 09.00 circa, nel parcheggio dello scalo ferroviario di Roccasecca, utilizzato dai pendolari della zona, i militari operanti procedevano al controllo dei prevenuti che viaggiavano con fare sospetto a bordo di un'utilitaria. A seguito di un'accurata perquisizione personale e veicolare, veniva sequestrato il seguente materiale, necessario per la perpetrazione dei furti di autovetture mediante forzatura degli sportelli e fraudolenta installazione di centraline elettroniche già predisposte:
- nr. 4 cacciaviti professionali di varie dimensioni;
- nr. 1 strumento metallico di fattura artigianale realizzato per la neutralizzazione del sistema blocca sterzo;
- nr. 2 mini torcia a led a batteria;
- nr. 1 chiave esagonale;
- nr. 3 centraline motore per rispettivi modelli di autovetture (Fiat 500 Abarth – Jeep Renegade e Fiat 500 x – Audi A 3).
I prevenuti, considerando le specifiche attitudini delinquenziali e la particolare attrezzatura di cui disponevano, sono sicuramente dei professionisti dediti ai furti di autovetture specificamente commissionati al fine di soddisfare il mercato clandestino delle auto rubate e dei pezzi di ricambio.
Nel medesimo contesto, ricorrendone i presupposti, agli indagati veniva notificato l'avvio del procedimento amministrativo finalizzato all'emissione del foglio di via obbligatorio (art. 2 L. 27 dicembre 1956, n. 1423), con divieto di ritorno nel territorio del comune di Roccasecca per anni tre.
[LA RICOSTRUZIONE] Furti di auto alla stazione: presa la banda che terrorizzava i pendolari
Roccasecca - Un gruppo di quattro italiani sorpresi dai carabinieri su un'auto pronti a colpire di nuovo. A bordo gli attrezzi del mestiere
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