Sono passati otto mesi dalla mirabile operazione dei carabinieri denominata "La storia infinita".
E i suoi effetti continuano a manifestarsi. "Ripulita" la piazza dal gruppo ritenuto egemone, all'iniziale disorientamento ha fatto seguito una ricostituzione del mercato della droga, soprattutto per far fronte alla domanda mai sopita.Sotto la pressione di un esercito di clienti era impossibile non ricomporre il quadro del rifornimento.
Per gli inquirenti, in azione ci sarebbero oltre ai cani sciolti anche gruppi emergenti che hanno rodato le proprie capacità proprio in questi mesi, riuscendo a ritagliarsi spazi di gestione.
Scenario ancora magmatico ma con alcune definizioni. I sequestri di droga in determinate abitazioni di Cassino e dell'hinterland, nelle scorse settimane, hanno fotografato uno spaccio casalingo, a volte concentrato in zone isolate; altre volte focalizzato nei quartieri-storici dello smercio. Per far arrivare la roba in piazza avevano ideato invece lo stratagemma di nascondere il quantitativo utile alle serate del weekend nel palazzo nuovo del Comune, all'ultimo piano. Hashish e marijuana sequestrate venerdì scorso e indagini per risalire a chi quella droga l'ha posizionata proprio lì, dove era possibile controllarla con un colpo d'occhio e distribuirla con un saliscendi che passa inosservato tale è il degrado notturno in quell'area, dove gli schiamazzi sono assordanti. O strategici?

Maglie strette su Cassino per arginare quel fiume di droga che scorre sotterraneo nella terra benedettina. Maglie che iniziano a stringersi pure sulle città confinanti dove, spesso, una edificazione disomogenea rende spazi di azione nei quali si insinuano i tentacoli criminali, creando poli di potere in un'ottica dove decentrare significa non rischiare di incappare nei continui controlli su Cassino. Aree limitrofe che potrebbero rappresentare pure città-bunker dove custodire le partite più grosse oppure tappe intermedie nei trasporti della "roba" dove arrivare finanche a dividere le partite per non permettere nessun "colpo grosso", tenendo sempre salva una parte dell'acquisto. Logiche di malaffare non facili da afferrare dove l'abilità diventa complice dell'esperienza e della conoscenza del territorio.
Dove i pied-à-terre diventano fondamentali. Diverse le direttrici investigative in questi tempi in cui i blitz sono quasi quotidiani, unico l'obiettivo ed è quello di disarticolare i gruppi emergenti di pusher che si inseriscono nel ricco mercato cassinate. Ma se la città martire resta l'area"vip" per lo smercio, per gli investigatori gli spacciatori hanno pure bisogno di ancoraggi per non imbottire la sola Cassino di pericoli! La polizia di Stato, che di recente ha trovato e sequestrato quasi mezzo chilo di droga ai piani alti del Comune (palazzo nuovo), continua la sua azione di contrasto senza perdere neppure un minuto. E, se di recente gli agenti del dottor Alessandro Tocco e il reparto cinofili si sono dirottati su città come Pignataro, San Giorgio, Cervaro o Sant'Elia, ieri hanno fattotapp a a Piedimonte: controlli nelle abitazioni e in una attività commerciale. Uomini e unità cinofile a caccia di "fiancheggiatori" dislocati nelle aree dell'hinterland.
A caccia di insospettabili che possano custodire "tesori"!

di: Katia Valente