È diventato un appuntamento fisso: ogni due o tre giorni arrivano in bici e saccheggiano i cassonetti degli abiti usati. Poi ripartono. Anche ieri è arrivato un giovane profugo, armato di buste da attaccare poi al manubrio, e ha iniziano la sua "opera". In piazza Restagno, a Cassino, gli abiti usati vanno davvero a ruba. I ragazzi stranieri non si stancano di arrivare sul posto, ormai in pieno giorno senza timori di sorta, aprire il cassonetto, svuotarlo e iniziare un'accurata scelta dei capi.
La maggior parte di loro non ha fretta, dal momento che la gente si è abituata al triste spettacolo. Così capita pure di vederli mentre provano una felpa o una t-shirt.
Lasciano a terra tutto il resto. In particolare, viene scartato l'abbigliamento per bambini ma anche borse o cinte, spesso inserite insieme ai vestiti. Capita pure che a svuotare quei contenitori ci siano immigrati più timorosi dello sguardo altrui che pensano soltanto a riempire i bustoni neri, senza fare alcuna cernita, e a fuggire via. Nella maggior parte dei casi, dopo le costanti incursioni, resta a terra un tappeto variopinto di scarti, abiti colorati che circondano le strutture mobili e fanno apparire sporchi e dimenticati questi angoli cittadini. Ma anche per questo spettacolo è scattata una sorta di assuefazione!
Cassonetti degli abiti usati saccheggiati dai profughi: fenomeno senza sosta
Cassino - Arrivano in bici, senza alcun timore di essere visti, provano perfino i panni prima di rubarli. E poi vanno via.
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