Botte alla madre per comprarsi la droga, scatta la misura cautelare degli arresti domiciliari. Ovviamente non nella stessa casa. Martedì sera, i carabinieri della stazione di Frosinone, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Frosinone a carico di un trentottenne del capoluogo.

La misura era stata sollecitata, al termine dell'attività investigativa, dagli stessi carabinieri che hanno indagato sul caso dopo la denuncia della vittima, esasperata da una situazione dalla quale non riusciva a venirne più fuori con le proprie forze. O con l'aiuto di chi le stava più vicino. I militari dell'Arma, infatti, si sono concentrati sulla reiterata condotta dell'uomo che, stando alle accuse, da più di un anno e quasi quotidianamente, si accaniva sulla genitrice. Stando alle accuse, lo faceva al fine di procurarsi il denaro per acquistare sostanze stupefacenti. E dunque, nello specifico, maltrattava sua madre con minacce di morte e percosse, costringendola a continue sofferenze fisiche e morali.

Una vita da incubo per la donna che per un po' ha sopportato senza reagire. Quindi, non potendone più, ha preso una decisione estrema. Quella di abbandonare la propria casa e trasferirsi dall'altra figlia. Pur di non sottostare più a quelle continue richieste di danaro, dopo tante sofferenze, ha deciso di chiudere dietro di sé la porta. A quel punto l'indagine ha preso una piega ben precisa. Così, su richiesta della procura di Frosinone il gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Ovviamente lontano dalla madre in modo da evitare il ripetersi della condotta vessatoria.