Il loro amore, quello forte, vero e autentico, traspariva dagli occhi. Ma quello che si è vissuto ieri mattina nel monacato di villa Eucheria a Castrocielo è stato molto più di una unione civile. È stata la festa di quel sentimento tanto forte, quanto unico, che Diego e Renzo sono riusciti a trovare. Una storia, la loro, nata quasi per caso.

«Tutto nasce dieci anni fa ed è stato un vero e proprio caso di fortuna - spiega Diego - Io lavoravo a Cassino e Renzo abitava a Ceprano e casualmente ci incontrammo. È bastato un attimo, uno sguardo e da quel momento non ci siamo più lasciati. Quando ho vinto un concorso all'ospedale di Novara lui ha lasciato tutto e ci siamo trasferiti lì. Ora viviamo insieme da sette anni. Siamo stati molto fortunati perché entrambi non abbiamo avuto problemi con le nostre famiglie e con i nostri amici quando abbiamo deciso di raccontare la nostra omosessualità. È stato un percorso sereno considerando anche ciò che vivono molti ragazzi».

Un sentimento forte, culminato con la fatidica proposta arrivata la vigilia di Natale. Ma perché Castrocielo come location? Alla base di questa scelta un personaggio, molto importante, che ha suggerito il comune del Cassinate dove, nel maggio del 2016 su iniziativa di Laura Materiale, presentava la legge sulle unioni civili.

«La scelta di Castrocielo è stata determinata da una storia molto particolare – spiegano - A febbraio partecipammo a un incontro a Magenta, in provincia di Milano, dove relatrice era la senatrice Cirinnà. In quell'occasione la incontrammo e le raccontammo la nostra storia e che volevamo unirci civilmente ma che non avevamo ancora scelto il posto. Fu proprio lei a suggerirci Castrocielo. E quando siamo arrivati in questo Comune, dove abbiamo trovato persone stupende, abbiamo capito che proprio qui avremmo pronunciato il nostro "sì"».

E ieri a celebrare il rito c'era il sindaco Filippo Materiale, emozionatissimo, che ha rivolto parole di grande gioia per la nascita di questa nuova famiglia che suggella un amore così forte. Prima di lanciarsi con i festeggiamenti tra parenti e amici che hanno affollato il monacato in questo giorno speciale, Renzo e Diego lanciano un messaggio ai giovani: «Non bisogna sprecare tempo perché quello nessuno potrà restituirlo. A volte la paura è più nostra. Credo che bisogna parlarne, bisogna vivere la propria vita tranquillamente. Perché chi ci vuole bene veramente rimarrà sempre al nostro fianco. E se qualche amico dovesse lasciarci vuol dire che non era veramente un nostro amico».