Centinaia di abitazioni e attività commerciali di Giuliano di Roma, per l'esattezza nelle località Le Prata-Valvazzata, Calciano e Palombara, sono senza linea telefonica e connessione internet da ormai due settimane. «Ed è da quando - spiega un gruppo di residenti esasperati - sono stati rubati centinaia di metri di cavi di rame collegati alla cabina generale del paese».

E, a seguito dell'ennesimo furto di una delle locali "gang del rame" molto attive anche nell'area dei Lepini, «abbiamo contattato il Comune - raccontano poi gli stessi utenti sui quali grava il pesante disservizio - e, malgrado si sia mobilitato in prima persona il sindaco Adriano Lampazzi nonché l'assessore ai lavori pubblici Luigi Mastrogiacomo, gli innumerevoli solleciti al gestore telefonico Tim da parte dell'amministrazione e di noi cittadini e commercianti interessati hanno soltanto fatto sì che venisse realizzato un provvisorio "ponte" telefonico, ma purtroppo - lamentano - è durato soltanto due giorni e siamo ancora in attesa di un intervento che consenta la vera e propria riattivazione della linea». Scatta, pertanto, l'appello a mezzo stampa all'attenzione dell'azienda leader nel settore delle telecomunicazioni affinché «metta fine a questa situazione intollerabile - concludono i diretti interessati - che sta creando disagi a non finire a tantissimi cittadini giulianesi e, nel caso dei commercianti del posto, conseguenti e inevitabili problematiche lavorative e danni economici derivanti dall'isolamento».

E si attendono, dunque, soluzioni dal gestore, che rispetto ai furti di rame ha ricordato spesso di «aver avviato - recita uno dei tantissimi comunicati ad hoc - una proficua collaborazione con le forze dell'ordine al fine di assicurare una tempestiva ed efficace attività di contrasto e mettere in atto ulteriori azioni di prevenzione volte ad arginare il fenomeno, attivandosi al contempo per ridurre al minimo i disagi per i clienti». Ed è quanto continuano a sperare dallo scorso mese di agosto tutti coloro che abitano lungo la Sr 156 dei Monti Lepini.