Non ce l'ha fatta Umberto Bersani, una delle persone rimaste coinvolte nell'incidente con l'aereo leggero avvenuto ieri mattina a Pontinia. L'uomo si è spento nelle scorse ore all'ospedale Umberto I di Roma, dove era stato trasportato in gravi condizioni. Ancora da accertare l'esatta causa dell'incidente. Il velivolo, condotto da un pilota esperto, ha probabilmente avuto un'avaria a circa 40 metri. Forse un guasto al motore. Poi l'atterraggio d'emergenza accanto all'Appia, al chilometro 90+200. Anche l'Agenzia nazionale per la sicurezza in volo ha aperto un'inchiesta e i resti del veicolo sono stati sequestrati per eventuali accertamenti tecnici.

E poco fa sono purtroppo salite a due le vittime dell'incidente con l'aereo leggero Cessna 182 avvenuto domenica mattina all'altezza del chilometro 90+200 dell'Appia, nel territorio di Pontinia. A perdere la vita Umberto Bersani e il pilota Antonio Belcastro. Entrambi erano stati trasportati d'urgenza in eliambulanza a Roma, uno all'Umberto I, l'altro al San Camillo. Entrambi non ce l'hanno fatta. Da accertare la causa dell'incidente, probabilmente dovuto a un'avaria. Anche l'Agenzia nazionale per la sicurezza in volo sta effettuando accertamenti.

Restano invece stazionarie, stando a quanto si è potuto apprendere, le condizioni di Gianfranco Casali, 45 anni di Patrica, il ciociaro rimasto coinvolto nel tragico incidente aereo.

Precipita un aereo Cessna, modello C 182, e prende fuoco. Ferite cinque persone, il pilota e quattro paracadutisti. Tra loro un ciociaro, Gianfranco Casali, 45 anni, di Patrica. L'incidente si è verificato nella tarda mattinata di ieri, dopo le 12, all'altezza del chilometro 90+200 dell'Appia, nel territorio di Pontinia. Sul posto sono intervenuti, oltre al personale medico, carabinieri, polizia, vigili del fuoco e tecnici dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv). Agenzia che ha aperto un'inchiesta.In gravi condizioni il pilota e uno dei paracadutisti trasferiti negli ospedali della Capitale, San Camillo e Umberto I, mentre gli altri tre, tra cui il frusinate, sono stati accompagnati nelle strutture pontine con ferite meno preoccupanti.
Ad avere la peggio è stato il pilota, l'imprenditore edile di 61 anni di origini calabresi Antonio Belcastro, trasportato con l'eliambulanza in condizioni serie all'ospedale San Camillo di Roma. Gravi anche le condizioni di uno dei quattro paracadutisti che gli sedeva accanto, Umberto Bersani di Sonnino, trasportato al policlinico Umberto I.Gli altri tre feriti, A.D.A. di Priverno, e G.G.di Catanzaro, sono stati affidati alle cure dei medici del Fiorini di Terracina, mentre Casali è stato trasportato al pronto soccorso del Goretti di Latina.

La ricostruzione

L'ultraleggero era decollato dall'aviosuperficie Pegaso club 2000, che si trova a Pontinia. I quattro paracadutisti avevano programmato un lancio di esercitazione. Stando a una prima ricostruzione dell'accaduto, il pilota è stato costretto a un atterraggio di emergenza.
L'aereo aveva percorso la pista in erba dell'aviosuperficie, perpendicolare rispetto alla strada Appia, sul versante che affaccia verso i Monti Ausoni. Il velivolo, però, non ha superato quota trenta metri: poco dopo il decollo ha iniziato la fase discendente di poche centinaia di metri. Giusto il tempo di sorvolare un campo coltivato a granturco e l'aereo leggero ha toccato nuovamente terra schiantandosi contro la massicciata della statale numero 7 all'altezza del chilometro 90,200. Belcastro e Bersani hanno perso conoscenza e sono stati aiutati dai compagni ad uscire dall'ultraleggero prima che prendesse fuoco. Una corsa contro il tempo per mettere in salvo le loro vite e quelle degli altri due feriti. Immediatamente sono stati contattati i soccorsi. Sul posto sono arrivati gli operatori del 118 con tre ambulanze e un'automedica. I medici hanno prestato le prime cure ai feriti. È stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco, con le squadre 1A e l'autobotte di Latina e la 3A di Terracina, che poi insieme ai poliziotti della Stradale di Latina e ai carabinieri di Pontinia e Terracina hanno aiutato i soccorritori del 118 a trasportare i feriti con le barelle nel terreno scosceso ai bordi dell'Appia.

di: Nicoletta Fini