Quanto pesano i minori non accompagnati che bussano alle porte del Comune? Un milione e duecento mila euro nel bilancio municipale. Sono tutti egiziani e, ogni volta che si presenta l'emergenza, è indispensabile trovare una cooperativa in provincia o anche fuori regione che possa accoglierli a spese del Comune. Vitto e alloggio costano tra i 50 e i 90 euro al giorno, a fronte di un contributo statale pari a 45 euro al dì, con erogazioni che non sono immediate e che fanno affidamento sulle anticipazioni degli Enti. Ecco allora che l'assessore ai Servizi Sociali, Benedetto Leone, sta studiando la maniera di aprire una "casa" comunale. Una struttura di proprietà nella quale alloggiare un numero di minori stranieri, riuscendo così ad abbattere i costi esorbitanti per un settore che necessita di linfa continua.

«Sto esaminando proprio questa possibilità - dichiara - quella di avere una struttura del Comune almeno con dodici posti. C'è una scuola chiusa di proprietà del municipio, concessa a una associazione, che potrebbe ospitare i minorenni non accompagnati. Avrebbe bisogno solo di lavori di tramezzatura, il resto è a norma. E, con una simile soluzione, si abbatterebbero i costi». L'idea potrebbe essere quella - queste le intenzioni iniziali - di affidare la gestione e di riservarsi una quota fissa di ingressi per il Comune a un costo pari al rimborso statale. «Così non si andrebbero a toccare i fondi dei Servizi sociali. La strada per abbattere questo tipo di spesa è questa».

Ma c'è anche un'altra idea in cantiere ed è quella di utilizzare gli immobili sequestrati alla camorra. «Abbiamo visto l'elenco pubblicato dalla Prefettura e stiamo ipotizzando di inoltrare una richiesta per poterli avere in affidamento». Nelle more della realizzazione della "casa" per minori stranieri non accompagnati, Leone studia anche progetti ministeriali che possano dare una boccata d'ossigeno a questo ulteriore fronte dell'emergenza immigrati.