Furto nella notte di ieri al Sert dell'ex Santa Maria della Pietà. Ingente il bottino: sedici litri di metadone l'oppiaceo sintentico, utilizzato per ridurre l'assuefazione nella terapia sostitutiva della dipendenza da stupefacenti.
I fatti
Nella notte di ieri un nuovo furto nei locali del servizio per le tossicodipendenze che si trovano all'interno dell'ex ospedale, nella parte bassa della città. I ladri hanno portato via sedici litri di metadone contenuti in bottiglie da un litro che erano all'interno di uno scatolone custodito in un armadio che è stato forzato. Chi ha agito non è riuscito, invece, ad aprire la cassaforte in cui erano conservati farmaci di valore commerciale superiore a quelli del metadone. Il valore del bottino si aggira intorno ai cinquemila euro, questi almeno i costi del farmaco per la Asl. Sul mercato nero le bottiglie moltiplicano il loro prezzo.
I ladri sono entrati dalla porta di ingresso dopo aver disattivato il sistema di allarme che, al momento dell'effrazione, era in funzione. Anche a Ceccano, visti i ripetuti furti, forse sarebbe il caso di pensare, come già è stato fatto per il Sert di Frosinone, a un sistema antifurto più sofisticato dell'attuale. Ma perché rubare del metadone se questo viene distribuito gratuitamente con somministrazione controllata, dallo stesso servizio sanitario? Due i motivi possibili sui quali si stanno concentrando le indagini della locale stazione dei carabinieri dove ieri mattina è stata formalizzata la denuncia del furto. Ad entrare nei locali di Borgo Santa Lucia potrebbe essere stato qualche tossicodipendente, magari consumatore occasionale, per evitare di essere segnalato nei registri della Asl, oppure, e questa potrebbe essere la pista più probabile, il farmaco è stato rubato per venderlo sul mercato nero. Non sono pochi quelli che invece di usare il metadone in dosi terapeutiche lo utilizzano massicciamente per sballarsi. Qualunque sia stata la matrice del furto, sicuramente la facilità del colpo ha destato allarme in città.