Neanche i morti riposano in pace nell'ospedale Santa Scolastica di Cassino a causa di sciacalli pronti a tutto per arraffare qualche centesimo. Malviventi che non hanno rispetto per i dipendenti - che lavorano quotidianamente nel nosocomio cassinate per aiutare, con sempre tanta abnegazione, i malati - e neppure per i defunti.
L'ultimo caso in ordine di tempo è quello avvenuto qualche giorno fa quando nell'ospedale della città martire ai danni di una ottantatreenne romana. Un dolore immenso per i suoi familiari, atterriti dalla perdita della loro cara nonna. Ma quel dolore si è tramutato in rabbia quando hanno scoperto che tra i suoi effetti personali mancavano i soldi nel portafogli della donna: hanno continuato a cercare nei cassetti come nell'armadietto senza alcun risultato. Probabile che qualche sciacallo, noncurante del dolore dei familiari della donna, abbia deciso di approfittare di quel momento in cui tutti piangevano la perdita per sottrarre il denaro. Non esclusa neppure, però, la possibilità che il furto sia avvenuto nei giorni precedenti. 
Ieri mattina l'accaduto è stato raccontato ai carabinieri della Compagnia di Cassino dai nipoti della defunta, venuta a mancare per un infarto, che hanno sporto regolare denuncia. Immediatamente sono stati avviati tutti gli accertamenti del caso. Ora i militari della Compagnia cassinate stanno indagando accuratamente per capire chi sia il responsabile di quella terribile azione. Di certo il nosocomio della città martire non è la prima volta che finisce nel mirino dei ladri.
Anche i dipendenti - e pure di recente - si sono ritrovati con gli armadietti forzati da ignoti che hanno asportato contanti e carte di credito. 
E non vengono "lasciate in pace" neanche le automobili che sono in sosta nel parcheggio dove sono stati registrati danneggiamenti e forzature delle portiere. Ma i ladri non entrano in azione solo al Santa Scolastica di Cassino. A Pontecorvo nella struttura sanitaria che ospita la casa della salute solo qualche settimana fa furono asportate strumentazioni sanitarie dal valore di oltre ventimila euro per essere, probabilmente, rivendute sul mercato nero.
Situazioni che riaccendono la discussione sullo stato di sicurezza nelle strutture sanitarie. Solo qualche settimana fa le organizzazioni sindacali hanno chiesto che si provveda ad attivare un sistema di videosorveglianza che possa fare da deterrente per questi ladri.