Negozi d'abbigliamento "in" dove di certo le clienti, quelle facoltose o quelle più trendy, non esitano a spendere per portare a casa quei capi tanto sognati, in grado di far invidia a nemiche e colleghe. Il bersaglio della quarantacinquenne di una nota famiglia rom, passata da fashion victim a ladra seriale nei negozi di moda in poco tempo, era sempre lo stesso. A rintracciarla, dopo indagini meticolose, sono stati i carabinieri della Stazione di Roccasecca. Un lavoro di certo non facile, che ha portato alla denuncia dell'incubo dei commercianti. E alla ricerca di una complice.

Il modus operandi

Il modus operandi riscontrato dai carabinieri della Stazione di Roccasecca, coordinata dal luogotenente Donato Bottone, della Compagnia di Pontecorvo - guidata dal tenente De Lisa e dal maggiore Imbratta - sempre lo stesso. La ladra seriale, individuato il bersaglio, entrava in azione verso sera quando l'incasso poteva essere più alto. Poi con l'aiuto di una complice - ancora in fase di individuazione - chiedeva che fossero mostrati loro alcuni capi che poi nessuno avrebbe acquistato. L'interesse per la merce richiesta era finto: mentre la complice avanzava nuove richieste e indicava sempre nuovi accessori da indossare, la quarantacinquenne prendeva di mira la borsa della titolare. Poi, in pieno accordo, le due fuggivano a gambe levate, ovviamente senza acquistare nulla.

Le prove schiaccianti

Due colpi seriali a Piedimonte San Germano e Roccasecca. Uno, qualche mese dopo, a Ceprano. Ad incastrare la ladra seriale col pallino per i negozi fashion è stata la refurtiva rinvenuta davanti ad un locale di Ceprano: due delle borse rubate nel Cassinate con documenti ed oggetti personali delle vittime senza contanti o oggetti preziosi debitamente trafugati: 1.530 euro, quelli rubati alle titolari del Cassinate. A cui deve essere aggiunta la somma portata via a Ceprano, colpo a seguito del quale la quarantacinquenne è stata già denunciata a maggio.

La ricostruzione dei militari, fatta di riscontri incrociati e dati sensibili raccolti, ha permesso di risalire alla responsabile, riconosciuta da diversi testimoni. A sostenere l'innegabile capacità investigativa dei militari di Roccasecca, la prontezza con cui le vittime hanno denunciato. Un invito che le forze dell'ordine estendono sempre e comunque ai cittadini. Elemento, questo, che può fare la differenza nella risoluzione dei casi. Ancora ricercata la complice.