Sesso a pagamento a ogni angolo. Nel cuore della città, nascosti nei condomini, decine e decine di appartamenti vengono "allestiti" a dovere per ospitare mini-alcove, traghettare signorine e avviare il viavai di clienti a ogni ora; nell'immediata cerchia urbana, invece, basta accostare l'auto e iniziare la trattativa in una delle vie del sesso, sia sul ben noto stradone industriale che in altre zone meno conosciute ma reputate più sicure.
L'operazione
I carabinieri della compagnia di Cassino hanno avviato tre giorni di controlli e perquisizioni per fermare il fenomeno. E contribuire a dire "basta" anche agli affari d'oro che si celano dietro case hot e non solo.
Sono state le lamentele degli inquilini a portarli dritti in alcune abitazioni. Lamentele unite a una segnalazione particolare: un uomo che addirittura si sarebbe occupato di disciplinare gli accessi. Ecco il vero dramma: il saliscendi di clienti, di ogni età, che citofonano all'impazzata, sbagliando spesso indirizzo, e che è possibile incontrare sui pianerottoli di giorno e di notte.
Situazioni imbarazzanti che non mentono! E che permettono di fotografare immediamente che cosa accade al di là di quella porta.
Così sono stati i militari agli ordini del maggiore Silvio De Luca, nel weekend, a suonare a quei portoni. Quattro le case del centro finite nel loro mirino mentre soltanto in un appartamento si è riscontrata il pieno svolgimento dell' "attività lavorativa".
Scena imbarazzante in via Di Biasio con un cliente che quando ha visto gli uomini in divisa ha provato a nascondersi. Per lui nessun provvedimento mentre sono state controllate le quattro inquiline della casa.
Le verifiche sono scattate per una donna di 49 anni residente nel napoletano (già censita per reati inerenti al Codice della Strada ed allo sfruttamento della prostituzione), insieme ad altre tre donne brasiliane, risultate tutte dedite alla prostituzione.
Per loro la proposta per l'irrogazione della misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio dal comune.
Una delle tre straniere non era neppure in regola con i documenti di soggiorno, e così è stata invitata a presentarsi presso la Questura di Frosinone per regolarizzare la sua posizione in Italia.
Ora si scava per capire quali figure tengono le fila del ricco business e con quali modalità. Chi sono, cioè, i procacciatori della prostitute capaci di offrire loro un appartamento, concordare il prezzo d'affitto settimanale, accompagnarle in loco e controllare la regolarità di ogni "clausola" del loro accordo.
Le vie del sesso
Ma per tre notti, a partire da venerdì e fino a domenica, i carabinieri hanno controllato anche le strade extraurbane dove si constata una maggiore presenza di lucciole.
Grazie all'ordinanza 281 del sindaco Carlo Maria D'Alessandro, i militari hanno potuto denunciare in stato di libertà tre donne, due di nazionalità rumena e una albanese per "inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità di P.S.". Per ognuna di loro è scattata anche una multa di 400 euro.
Le donne si trovavano lungo la strada consortile Fiat in abiti chiaramente succinti ed erano intente ad adescare clienti al fine di prostituirsi. Erano già state allontanate in precedenza con foglio di via obbligatorio dal comune ma avevano deciso di non abbandonare il "posto di lavoro".