Da lontano sembra una grande esplosione atomica: un grosso fungo che si alza inesorabile da monte Cairo. Tutto il Cassinate brucia. Brucia Villa Santa Lucia, Cassino, Colle San Magno, Viticuso e Vallerotonda. È impossibile alzare lo sguardo verso le montagne senza vedere dense colonne di fumo che ardono tutto quello che trovano sul loro cammino.
Fiamme su monte Cairo
La situazione più critica della giornata di ieri è stata quella di Monte Cairo, completamente circondato dalle fiamme che hanno generato una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza da più paesi. A rischio il centro abitato di Caira fino a Villa Santa Lucia. Uno scenario apocalittico. I fumi hanno caricato l'aria di tossine rendendola irrespirabile in più parti della città.
L'incendio partito nel primo pomeriggio da Villa Santa Lucia ha divorato migliaia di ettari di vegetazione boschiva. Inutili i tentativi di spegnere l'immenso rogo con l'intervento dell'elicottero, tanto che nel tardo pomeriggio è arrivato a supporto un canadair.
Una corsa contro il tempo mobilitati tutti i soccorsi da terra: a Villa Santa Lucia a protezione delle case più alte del paese ci sono i vigili del fuoco di Cassino e il dos, i volontari Anc Aquino - Castrocielo, della Protec Cassino con due squadre e l'Anvvfc San Germano.
Un incendio che per le proporzioni fa paura. Ci vorranno giorni, se non settimane, prima di poter estinguere tutti i focolai.
Un cataclisma senza precedenti. Un duro colpo al patrimonio naturalistico del territorio. Il sostituto console del Touring Club nella Consulta dell'ambiente di Cassino, Edoardo Grossi, ha ricordato che quella zona non era colpita da incendi da oltre 100 anni. In fumo migliaia di ettari di vegetazione e di storia a difesa dei quali Grossi invoca l'intervento dell'Europa.
La pioggia su Viticuso
Altro fronte caldo e in crisi è quello dei paesi montani come Viticuso, dove da tre giorni la montagna continua a bruciare.
Gli abitanti, giovani e meno giovani, sono in prima linea per spegnere gli incendi. A loro supporto ieri pomeriggio, verso le 17, è arrivata la pioggia che ha dato una mano nello spegnimento dei roghi.
Ma l'attenzione resta alta visto che nel sotto bosco ci sono ancora alberi che ardono.