Sono iniziati da poco i funerali di Gloria Pompili. La chiesa della Sacra Famiglia, nel quartiere Scalo a Frosinone, situata a poche centinaia di metri da quella via Bellini dove la 23enne risiedeva con la sua famiglia, gremita fino all'inverosimile. Tanto che non è riuscita a contenere tutti i parenti, amici e conoscenti accorsi per tributare alla ragazza l'ultimo saluto.
Tutti si sono stretti attorno alla famiglia della povera giovane, massacrata di botte nella notte tra mercoledì e giovedi scorsi, in un silenzioso rispetto che si è esteso anche a tutta l'area esterna della chiesa.
Il sacerdote che sta officiando il rito funebre, don Ermanno D'Onofrio, ha ricordato, tra l'altro, il grande amore della 23enne per i suoi due figli piccoli, di 3 e 5 anni (Gloria frequentava "Il Giardino delle rose blu", l'associazione con sede in viale Europa gestita proprio da don Ermanno).
Come mai, con una donna picchiata selvaggiamente al seguito, non è stato raggiunto l'ospedale più vicino al luogo dove sarebbe avvenuta l'aggressione? È questa la domanda che in tanti si pongono, visto che ad Anzio esiste un pronto soccorso, così come - sulla strada verso Frosinone - c'è anche quello di Latina. Viste le condizioni della donna, sarebbe stato naturale fermarsi ad Anzio e farla curare subito, senza attendere troppo tempo. Come mai questo non è accaduto? Sicuramente gli investigatori stanno lavorando per saperne di più. Forse Gloria Pompili potrebbe aver chiesto ai suoi parenti di proseguire fino a casa, magari per non mettere paura ai figlioletti che erano con lei. O forse non si pensava che quei dolori che sicuramente aveva accusato avrebbero potuto portarla alla morte. Un mistero anche questo, dunque, che lascia aperta un'altra riflessione: sarebbe stato possibile salvare la vita alla 23enne portandola immediatamente in ospedale? Un dubbio che, al momento, non può trovare risposta.
Una domanda che insieme ad altre è al centro dell'attività investigativa degli inquirenti che stanno cercando di fare piena luce sulla morte della 23enne di Frosinone Gloria Pompili, morta, stando a quanto finora trapelato, con tutta probabilità a causa delle lesioni interne provocate dai calci e dai pugni che un suo cliente (la ragazza sembra certo che facesse la prostituta sul litorale pontino, lungo la Nettunense) le avrebbe inferto con inaudita ferocia. Forse per strada per un rapporto sessuale non andato bene, per questioni economiche o chissà per quale altro motivo, o forse, come anche potrebbe essere successo, in una stanza d'albergo dove qualche uomo potrebbe averla portata. Tutti quesiti sui quali si sta lavorando e ai quali si spera possano essere date risposte certe a breve.
Intanto fra poche ore, alle 16.30, nella chiesa della Sacra Famiglia a Frosinone, a poche centinaia di metri da quella via Bellini dove la giovane risiedeva con i due figli piccoli (di 3 e 5 anni) ed altri familiari, si svolgeranno i funerali. Ed è facile prevedere che saranno in centinaia le persone che vorranno darle l'ultimo saluto.
di: La Redazione