Una morte tutta da chiarire, quella avvenuta sulla strada regionale 156 dei Monti Lepini. Gloria Pompili, 23enne di Frosinone, nella notte tra mercoledì e giovedì stava tornando a casa, insieme ai suoi familiari, dal litorale romano. A ucciderla, molto probabilmente, le percosse ricevute da un cliente: Gloria si prostituiva, recandosi quotidianamente sulla Nettunense, tra Anzio, Nettuno e Campo di Carne, proprio dove mercoledì potrebbe aver incontrato il suo aggressore. Ma i contorni sulla morte della giovane sono ancora tutti da chiarire.
Il malore, poi la morte
Erano da poco passate le 23.30, quando è arrivata una richiesta di intervento dei mezzi di soccorso alla sala operativa dell'Ares 118. Nei pressi di un albergo, al chilometro 22+200 della strada regionale 156 dei Monti Lepini, nel territorio del Comune di Prossedi, poche decine di metri dopo il confine con Priverno, una macchina si è fermata con una donna a bordo in gravissime difficoltà respiratorie. Nel giro di pochi minuti sono arrivati nel luogo indicato un'ambulanza e un'automedica di stanza a Priverno. Sul posto c'era già una pattuglia dei carabinieri di Sonnino, in servizio notturno nel comprensorio. A seguire, sono arrivati anche i carabinieri di Prossedi, competenti per territorio, il Nucleo operativo radiomobile di Terracina e il Nucleo investigativo del reparto operativo di Latina, diretti dal capitano Michele Meola, intervenuto sul posto insieme al capo ufficio comando Pietro Dimiccoli. La donna, che avrebbe accusato disturbi, è stata adagiata a terra, in uno slargo della Regionale.
Vicino a lei una signora, che poi si scoprirà essere una sua stretta parente mentre, qualche metro più avanti, si è fermata una Bmw station wagon, con a bordo un uomo, seduto al posto di guida, e due bambini sul sedile posteriore. Il medico del 118, supportato da due infermiere, ha attivato subito il protocollo di rianimazione, ma purtroppo la giovane non ha reagito. Non c'era più nulla da fare. È stato avvisato il magistrato di turno, il sostituto procuratore della repubblica di Latina, Luigia Spinelli, che si è recata sul posto. Inizialmente, non si è capito bene cosa sia effettivamente accaduto. Qualcuno ha parlato di omicidio, ma sul corpo della donna non sarebbero state rinvenute ferite né d'arma da fuoco, né di arma da taglio. Sarebbero emersi, però, qualche piccolo ematoma e alcune ecchimosi. La congiunta e il suo compagno, un egiziano che era alla guida della Bmw, hanno raccontato che la donna si chiamava Gloria Pompili, aveva 23 anni ed era di Frosinone. E tornava con loro da Anzio, dove - pare sulla Nettunense, tra Anzio, Nettuno e Campo di Carne di Aprilia - la giovane donna, madre dei due piccoli che erano a bordo dell'auto guidata dall'egiziano, sarebbe stata solita prostituirsi.
I compagni di viaggio di Gloria Pompili avrebbero anche raccontato che circa cinque o sei chilometri prima, all'altezza della galleria "Alessandro Di Trapano" nella zona di Colle Staffaro in prossimità dello svincolo Priverno Ovest della Regionale, la giovane avrebbe detto di sentirsi male. Hanno provato a proseguire. Ma, giunti quasi in prossimità dello svincolo per Prossedi, il dolore si sarebbe fatto più intenso. Ecco allora che quei piccoli ematomi e quelle ecchimosi presenti sul corpo della 23enne potrebbero essere interpretati come colpi che Gloria avrebbe ricevuto. Insomma, più tardi la faccenda è diventata più chiara: la 23enne ciociara sarebbe stata picchiata, forse da un cliente, in maniera violenta. Dopo alcune ore, verso le tre di ieri mattina, l'Agenzia di onoranze funebri Carbonara di Michele Izzo di Priverno ha provveduto al recupero della salma, che è stata trasportata all'obitorio dell'ospedale "Santa Maria Goretti" di Latina, dove in mattinata dovrebbe essere eseguita l'autopsia dalla quale si attendono importanti elementi per stabilire la verità sull'accaduto.