Afgani e iraniani stipati in due tir diretti al Nord. Otto uomini saltati dentro prima che i mezzi si imbarcassero dalla Grecia, approfittando del fatto che le celle frigo fossero vuote e che il sistema di refrigerazione fosse spento.
Sono arrivati così, come pezzi di carne, come merce da consegnare, otto extracomunitari di cui due minori. Otto uomini che hanno provato a vincere la sfida per loro più grande. E sono stati scoperti.
La scoperta
Il controllo è scattato l'altra sera nell'area di servizio Casilina Est di Castrocielo. Gli agenti della Sottosezione A1 di Cassino, coordinati dal comandante Cerilli, agli ordini del vice questore Vincenzo Lombardo, erano impegnati in un mirato controllo del territorio quando sono stati attratti dai due tir apparentemente vuoti, entrambi arrivati dalla Grecia e diretti al Nord. Da un primo riscontro nulla di sospetto: solo qualche scatolone.
E invece, l'intuito degli agenti ha avuto il sopravvento: l'acume investigativo degli agenti della Sottosezione di Polizia stradale di Cassino ha fatto ancora una volta centro: approfondendo i riscontri sono saltati fuori otto clandestini. Gli uomini, senza documenti, erano in pessime condizioni igienico-sanitarie e di salute.
Per questo è stato allertato ilpersonale medico. Poi, dopo necessarie ed immediate cure e dopo averli rifocillati, sono scattati ulteriori controlli anche sugli autisti dei mezzi.
I racconti
I racconti degli afgani e degli iraniani giunti come merce, nascosti dietro scatoloni quasi a scomparire nel buio di una cella frigorifera chiusa sono stati terribili.
Grazie a un interprete gli agenti hanno ascoltato le parole di quegli uomini che hanno abbandonato tutto mettendo in gioco il bene più prezioso, pur di rincorrere un sogno e abbandonare povertà e violenza. Le loro testimonianze, vagliate con cura e incrociate per stabilire come procedere, hanno convinto il procuratore di Cassino: nei loro racconti la conferma che gli autisti fossero all'oscuro delle preziosa merce traghettata. E la consapevolezza che, comunque, ben otto extracomunitari l'avevano fatta in barba a tutti i controlli, persino nell'area portuale. Una presenza che non è sfuggita però agli agenti cassinati. Dopo le procedure di rito da parte dell'Ufficio Immigrazione e della Scientifica, è scattato nei confronti di sei dei clandestini il decreto di espulsione emesso dal prefetto di Frosinone e l'ordine del questore di abbandonare il territorio nazionale entro 10 giorni. I minorenni sono stati affidati ad una comunità.