Circa trecento animali tra mucche, cavalli, pecore e capre rischiano di morire di sete nella zona di Pratelle, l'area più alta e montuosa del territorio alatrense, dopo Collepardo. È questo il disperato grido d'allarme lanciato da pastori ed allevatori che, con la calura estiva e seguendo le tradizionali rotte della transumanza, hanno raggiunto le alture in cerca di pascoli più freschi ed erbosi.

Le alte temperature che, quest'anno, hanno però contraddistinto la stagione estiva ha portato alla sempre continua riduzione del flusso idrico delle fonti montane, con il risultato che gli animali, con il passare dei giorni, hanno avuto sempre meno acqua con cui abbeverarsi. Con una portata scarsa o addirittura nulla, i pastori hanno quindi rivolto un appello alle istituzioni e ai privati, affinché li aiutino a dissetare gli animali in pericolo. Come? Trasportando tramite dei fuoristrada dell'acqua contenuta in bidoni e taniche. È utile precisare che occorre disporre di un mezzo adeguato a raggiungere i pascoli di Pratelle, in quanto la strada da percorrere è impervia e non adatta a tutti i tipi di macchine. Un privato ha già fatto in modo di recapitare diverse centinaia di litri d'acqua. Si è sicuramente trattato di un aiuto concreto ma che, chiaramente, non è sufficiente per dissetare tutti e trecento i capi di bestiame presenti a Pratelle.

«Chiediamo a chiunque abbia modo - hanno detto gli allevatori - di fornire un aiuto a noi e soprattutto ai nostri animali che stanno soffrendo per la penuria di acqua nelle sorgenti. Sono in pericolo di vita e non possiamo permetterlo». Inoltre, le previsioni meteo non lasciano intendere che vi saranno precipitazioni in questi e nei prossimi giorni, per cui il problema è destinato ad incancrenirsi ulteriormente con conseguenze facilmente comprensibili.