Poca sicurezza per una struttura che necessità di provvedimenti immediati. Stiamo parlando della Casa della Salute di Pontecorvo che si trova al centro di un acceso dibattito. Un caso sollevato già da tempo da alcuni dipendenti e da pazienti che si recano nella struttura della città fluviale quotidianamente. A riaccendere i riflettori su questa vicenda è stato il furto di materiale sanitario, per diverse decine di migliaia di euro, che ha fatto anche saltare le liste d'attesa per gli esami diagnostici con gravi danni per i pazienti. Ma questo è solo l'ultimo episodio di una serie di piccoli furti messi a segno nel corso del tempo. Una situazione che ha generato qualche preoccupazione da parte delle persone che frequentano quotidianamente l'ex ospedale "Pasquale Del Prete". Per questo motivo la richiesta, unanime, è stata quella di procedere subito con interventi immediati per garantire la sicurezza delle persone.

In particolare Salvatore Posta dell'Ugl Sanità ha sottolineato: «Bisogna ripartire dalla questione sicurezza. Purtroppo si attende sempre che accadano episodi come quello registrato a Pontecorvo per individuare soluzioni significative. Ora bisogna intervenire subito e con azioni mirate».
E il problema non riguarda solo la presenza di attrezzature sanitarie da milioni di euro ma anche la sicurezza delle persone che ogni giorni frequentano la struttura sanitaria. E una delle cause è possibilità di introdursi all'interno dell'edificio da diversi punti d'accesso. «A Pontecorvo sono moltissime le vie di ingresso che permettono di entrare all'interno della Casa della Salute – spiega Salvatore Posta – Per questo motivo occorre assolutamente che si intervenga affinché tutte le vie di accesso secondarie siano definitivamente chiuse e che ci sia personale incaricato che provveda, al termine dei servizi, alla chiusura delle altre entrate».

Una chiusura ermetica dell'edificio che consentirebbe di avere un costante controllo di chiunque entri o esca dalla Casa della Salute. Ma il problema è ancor più vasto, per questo motivo, secondo Salvatore Posta occorre prevedere «la presenza di guardie giurate armate, come previsto dalla legge, che consentirebbe di garantire la massima sicurezza per i lavoratori ma anche per i cittadini che ogni giorno si recano nella struttura d'eccellenza».
Concordi sulla stessa linea anche le altre organizzazioni sindacali, che chiedono interventi immediati in termini di sicurezza.