È stata sfiorata la tragedia. Evitata solo grazie a vigili del fuoco e volontari di protezione civile scesi in campo senza risparmiarsi. Ieri sono stati due i fronti di fuoco che hanno messo in serio pericolo il Cassinate: quello di San Vittore del Lazio, in località Radicosa, dove le fiamme si sono avvicinate paurosamente ad un deposito di polvere pirica. E quello di San Giorgio a Liri, con la superstrada Cassino-mare bloccata a causa delle fiamme e del fumo denso e nero su entrambi i sensi di marcia.
San Vittore
Il fuoco era divampato già nella giornata di giovedì. Ma con il passare delle ore la preoccupazione è salita per l'avvicinarsi prepotente del rogo al deposito di polvere pirica: una situazione divenuta attimo dopo attimo a dir poco critica. A presidiare per l'intera notte l'area ci hanno pensato i vigili del fuoco di Cassino.
Poi l'intervento dei volontari di protezione civile Protec e Vds con ben due squadre che si sono passate il testimone, fino all'arrivo dei canadair: un'impresa titanica.
«Attimi di paura che sono stati sedati solo dall'esperienza ed umanità del corpo dei vigili e dei volontari» ha commentato il sindaco Nadia Bucci che ha seguito l'evoluzione della situazione.
San Giorgio
L'altro fronte di fuoco, quello della superstrada 630, ha visto impegnati i vigili della squadra di Sora e i volontari di protezione civile di San Giorgio per diverse ore. Un improvviso incendio divampato da alcune sterpaglie ha reso inaccessibile l'arteria che collega il Cassinate al mare: traffico paralizzato a causa del fuoco e del fumo nero e denso. Ore di intenso lavoro prima di ripristinare la viabilità.
«Un'emergenza affrontata con tempestività e professionalità, grazie alle quali è stato evitato il peggio. Insieme al sindaco Della Rosa abbiamo ritenuto opportuno essere presenti sul posto per seguire da vicino le operazioni di spegnimento. Per questo ringrazio i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia locale e la protezione civile» ha aggiunto il vicesindaco Massimo Terrezza.
Arpino, Arce e Alatri
Ad Arpino ed Arce le fiamme hanno lambito le abitazioni a ridosso del centro storico. Grazie all'intervento tempestivo dei vigili del fuoco è stato evitato il peggio.
Invece ad Alatri dopo 13 lunghi giorni si è finalmente spento l'incendio che ha devastato la Monna. E ora inizierà la conta dei danni.
Incendi, un inferno senza tregua. La Ciociaria divorata dalle fiamme
Tragedia sfiorata: il fuoco ha lambito un deposito di polvere pirica. Vie e superstrade chiuse al traffico
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