Non è stato facile circoscrivere il rogo che ha divorato in pochissimo tempo una vasta zona verde ad Atina. Come pure individuare il responsabile di quello scempio ambientale. Solo l'intuito degli uomini dell'Arma della Compagnia di Cassino ha permesso di risalire al "colpevole" nei cui confronti è scattata una denuncia per incendio colposo, la prima - sembrerebbe - di una lunga serie.

Il periodo estivo caratterizzato da incendi continui, con un lavoro impagabile di vigili del fuoco e volontari di protezione civile, ha dettato nuove priorità: in testa quella di individuare i responsabili di una delle criticità ambientali mai viste prima. Forse è per questo che, di pari passo con l'impegno della task force antincendio, sono saliti i livelli d'allerta anche da parte delle forze dell'ordine: unico obiettivo, quello di assicurare i colpevoli alla giustizia e placare quest'ondata di atti incendiari.

A individuare e bloccare un allevatore di vent'anni diAtina, ritenuto il responsabile del maxi rogo che ha distrutto il 14 agosto ettari ed ettari di macchia mediterranea (in località Cannavone - Spineto III) sono stati i carabinieri della Stazione di Atina con i colleghi di Picinisco, della Compagnia di Cassino agli ordini del maggiore De Luca e del tenente Grio. Una volta sul posto i militari, dopo una rapida attività investigativa, hanno identificato l'autore del rogo: si tratta di un agricoltore che ha appiccato il fuoco sul proprio terreno per ripulire il fondo. Improvvisamente non sarebbe più riuscito a governare le fiamme, che si sono estese rapidamente su un vicino terreno demaniale divorando sterpaglie e macchia mediterranea.

«Il giovane messo davanti all'evidenza dei fatti, ammetteva le proprie responsabilità» hanno spiegato i carabinieri intervenuti in numerose località montuose dei comuni di San Vittore, Sant'Apollinare, Sant'Elia e Vallerotonda, interessate da vasti incendi che si stavano propagando in aree demaniali e private. Un'attività preziosa, in stretta collaborazione con vigili e protezione civile fino allo spegnimento dei roghi.

Ferragosto di fuoco

I piromani non hanno mollato la presa neppure nella giornata di Ferragosto. Troppi i fronti di fuoco su cui sono stati impegnati i volontari Protec e i Vds, oltre ai vigili del fuoco. Tra i più vasti quello di Sant'Apollinare, dove un pauroso incendio è divampato nel primissimo pomeriggio mentre i residenti erano intenti a festeggiare il Ferragosto. Le fiamme si sono fatte strada devastando bosco e proprietà private. Un'altra emergenza a San Pasquale, dove sono stati colpiti anche i terreni del suocero del sindaco D'Alessandro, intervenuto personalmente nell'opera di spegnimento. L'altro versante, quello di Cervaro e San Vittore, ha visto un impiego massiccio di volontari Protec e Vds. Poi solo nel tardo pomeriggio l'arrivo di canadair: a fuoco un intero versante di monte Chiaia. Ieri a fuoco anche Vallemaio ed Esperia con case minacciate a Monticelli: vigili e Protec al lavoro.