La miseria ti spinge a fare cose che per molti potrebbero essere oggetto di critiche e giudizi. Alcuni commettono reati e altri si espongono a rischi. Ma cosa c'è dietro a queste difficili scelte di vita? Sono mesi che una ragazza, una profuga, si accomoda davanti all'ingresso di un noto supermercato in via Parini. Negli ultimi mesi la sua pancia si è fatta sempre più rotonda, poi per qualche settimana è sparita, per tornare senza pancia, ma con un fagottino nel passeggino.

Una situazione al limite. È evidente l'attenzione e l'amore con cui la donna si prende cura del figlioletto, così come è evidente la difficoltà in cui versa, costretta a mendicare qualche moneta davanti al negozio. I dipendenti ormai la conoscono, così come i residenti del quartiere. L'opinione vede due parti contrapposte, una che le offre aiuto una, invece, che la critica aspramente.

«Quando possiamo le diamo sempre una mano. Adesso poi, con il piccolo, è sicuramente più difficile - ha spiegato un'assidua cliente del negozio - Sono persone che dovrebbero essere aiutate. Io non sono nella posizione di indagare, ma se è sempre qui fuori a elemosinare, forse , e dico forse, tutto questo sostegno non ce l'ha». Altri residenti le hanno regalato abiti e hanno offerto quello che potevano: «È una mamma, non si può non aiutarla», ha spiegato un'anziana che abita lì di fronte.

«Non trovo giustificazioni - ha commentato invece duramente un uomo che abita qualche portone più in la - È da tanto tempo che sta qui, non è sempre lei, si alternano con altri ragazzi. Ora ha deciso di avere un figlio. Se non si hanno possibilità si fa attenzione. Sono tanti i ragazzi che non mettono su famiglia perché non possono permetterselo. So che parliamo di bambini, loro non c'entrano nulla, spetta ai genitori essere responsabili o a chi dovrebbe loro garantire protezione e supporto».

Resta la storia di questa donna, una mamma, dagli occhi grandi e scuri, che non stacca la mano da quella culla che custodisce il suo piccolo grande "tesoro". Lei, che con l'altra mano mendica per un futuro migliore, almeno per quel fagottino.