Giornata di paura a Castrocielo: in poche ore sono bruciati ettari ed ettari di montagna mentre i soccorritori hanno ingaggiato una nuova lotta contro il fuoco per salvare le vicine abitazioni e la centrale idrica di Acea. Questo il bilancio del vasto incendio divampato alle 12 di ieri sulla montagna di Capo d'Acqua. In pochissimi minuti le fiamme, alimentate grazie alla vegetazione secca, hanno raggiunto l'altezza di decine di metri. Lingue di fuoco che facevano paura e che erano ben visibili anche da lontano.

La situazione

Diversi i punti critici: da un lato i roghi hanno circondato un prefabbricato avanzando verso la vicina cava e dall'altro si sono avvicinati minacciosamente alle abitazioni di via Capo d'Acqua e ai serbatoi della centrale "Capodacqua" di Acea. Le fiamme sembrerebbero essere partite proprio alle spalle del prefabbricato. Un innesco, non troppo distante dal principio di incendio della notte precedente, che toglie ogni dubbio sulla natura dei roghi: anche in questo caso si tratta di dolo, come per gli altri incendi che da settimane stanno devastando tutto il Cassinate.

I soccorritori, infaticabili, non hanno smesso un secondo di "lottare". A Castrocielo sono intervenuti i vigili del fuoco di Cassino e quelli di Frosinone provenienti da un intervento su Alatri. A supporto, i volontari della protezione civile Anc Aquino-Castocielo. Mentre i carabinieri della stazione di Aquino e la polizia municipale di Castrocielo hanno presidiato le abitazioni di via Capo d'Acqua pronti per un eventuale evacuazione delle famiglie. Presente anche il vice sindaco Gianni Fantaccione.

Per ore i residenti sono rimasti fuori dalle abitazioni, le fiamme sono arrivate a pochi metri dalle case e hanno accerchiato i serbatoi Acea in montagna. Per tutto il giorno è stato presente anche l'elicottero della protezione civile. Ancora una giornata segnata dagli incendi anche per la vicina Piedimonte San Germano. Nella montagna che collega a Villa Santa Lucia un altro vasto rogo montano ha bruciato per ore ed ore. Tre focolai, partiti a distanza di 5 minuti l'uno dall'altro e alla stessa altezza, che hanno richiesto anche l'intervento del canadair.

I sospetti

Diversi quelli che hanno dichiarato di aver avvistato due scooter che si allontanavano velocemente e poi, dopo pochi minuti, l'inizio dell'incendio. Fiamme che fanno seguito a quelle della notte a monte Caira nella località Forma di Colle San Magno e l'altro sul lato di Castrocielo. Due inneschi improvvisi e simultanei partiti all'imbrunire che ha scatenato sospetti e rabbia. Ma, anche e soprattutto, una caccia spietata ai piromani.