È stato trasportato in codice rosso dall'elisoccorso di Latina al Policlinico Umberto I di Roma ed è ancora in prognosi riservata il ciclista sessantottenne G.C. del team "Velosport Ferentino" che nella mattinata di ieri, intorno alle 9.30, è caduto rovinosamente a terra e ha battuto violentemente il capo dopo aver perso il controllo della sua bicicletta nei pressi della postazione 118 di via Marano. L'ennesimo caso di incidente in bici, però, non è stato causato da un investimento da parte di un veicolo o di una moto, come accade nella stragrande maggioranza dei casi, bensì da uno scontro fortuito dello sportivo ferentinate con un compagno di corse, illeso dopo la caduta, in una giornata solo inizialmente come tante altre in mezzo al caro gruppo di cicloamatori e all'insegna della comune passione per le due ruote. Avverso, invece, è stato ieri il destino ma ha voluto in compenso che il tutto succedesse nelle vicinanze del presidio sanitario fabraterno. Ed è stato così che, una volta allertato, il personale dell'Ares Ceccano ha potuto immediatamente prendere atto delle condizioni critiche dell'uomo, che è stato intubato sul posto e, al contempo, ha richiesto sia l'ausilio di un'automedica dal polo di Ceprano sia il provvidenziale invio dalla base latinense dell'eliambulanza che ha poi trasferito l'uomo presso il nosocomio capitolino.
Nel frattempo, stando alle testimonianze dei primi soccorritori, non è stata né confermata né esclusa la possibilità che G.C. non indossasse il casco protettivo al momento dell'impatto, a seguito del quale ha riportato una vistosa ferita alla testa. E, pur essendo un'ipotesi che si appresta eventualmente a essere smentita e allargando il giro, il Codice della strada non prevede in Italia l'obbligatorietà del casco per i ciclisti, neanche per i minori di 14 anni, e lo stesso resta solo fortemente consigliato. Ma, chiudendo tale parentesi, sono ore queste di forte apprensione per familiari e amici di G.C., che stanno attendendo con trepidazione lo scioglimento della prognosi confidando negli sviluppi positivi che tutti si augurano.