Le fiamme non conoscono tregua: ormai brucia l'intera Provincia con un numero incredibile di incendi che stanno divampando in ogni angolo del territorio. Non solo nuovi roghi ma focolai che da giorni non intendono spegnersi, nonostante un monumentale impegno dei soccorritori con vigili del fuoco, protezioni civili e mezzi aerei con elicotteri e canadair ininterrottamente al lavoro.

Serrone e area nord

Un nuovo incendio ancora più devastante di quello che nelle settimane scorse aveva interessato il paese simbruino, ha colpito il territorio di Serrone e il Monte Scalambra. Ingentissimi danni all'agricoltura, case evacuate e soprattutto fiamme che hanno colpito il civico cimitero tanto da costringere il sindaco Natale Nucheli ad emanare un'ordinanza di chiusura, almeno fino ad oggi, del luogo sacro per far effettuare delle bonifiche. Cimitero dove ad andare a fuoco sono stati alcuni cipressi mentre sono state risparmiate le tombe e i loculi. Ma tanto è bastato a creare preoccupazioni tra gli abitanti. È scoppiato tutto domenica nel primo pomeriggio, colpita la zona della ex stazione (zona Piscolo) per poi propagarsi fino al Monte Scalambra, passando per il cimitero comunale. Le fiamme hanno devastato oliveti, poi spinte dal vento si sono dirette verso alcune abitazioni, tanto che i residenti per timore e paura hanno trascorso la notte in alberghi e case di familiari. Inoltre il rogo ha colpito il luogo sacro per eccellenza. Ieri in mattinata sono stati spenti gli ultimi focolai anche con l'ausilio di un elicottero oltre all'impegno dei vigili del fuco e volontari. Il sindaco Natale Nucheli ha seguito la vicenda ininterrottamente ringraziando i soccorsi e annunciando lo stop all'ingresso del cimitero. Quando tutto però sembrava tranquillizzarsi ieri nel tardo pomeriggio un nuovo focolaio si è acceso sempre sul Monte Scalambra, ormai ridotto quasi in cenere. Intanto ancora a fuoco la zona tra Piglio e Acuto.

Vico nel Lazio

La storica montagna della "Monna" nel cuore dei Monti Ernici completamente distrutta dalle fiamme di un incendio devastante, che partito domenica pomeriggio dal centro ernico si è spinto fino alla vetta della storica montagna. Centinaia di ettari di boschi distrutti, pascoli devastati, centinaia di lanci di acqua da elicotteri e Canadair. Ma spegnerlo sarà un'impresa visto che la zona montana è inaccessibile.

Veroli

Territorio verolano da giorni devastato dagli incendi. Anche ieri un altro polmone verde è stato interessato dalle fiamme: Monte Pedicino e altri focolai (a La Mosca, la Vittoria e a Casamari) hanno fatto registrare ancora una giornata nera sul fronte degli incendi. Molti cittadini si sono organizzati con le ronde. Intanto si contano i danni della domenica infernale al Giglio. Diverse famiglie hanno trascorso la notte da parenti e amici. Impossibile restare in casa per il forte odore di bruciato. La situazione, grazie anche al lavoro di vigili del fuoco, protezione civile, forze dell'ordine e anche cittadini di buona volontà, ieri è tornata alla normalità mentre in molti resta comunque la paura che i piromani possano colpire di nuovo. Tanti padri di famiglia hanno preferito sorvegliare le loro case e le zone circostanti. Tanto, infatti, lo spavento di domenica scorsa, quando le fiamme hanno invaso addirittura la superstrada raggiungendo in pochi istanti la parte sottostante, tra Castelmassimo Giglio. Si è sfiorata la tragedia. E una messa di ringraziamento si terrà questa sera alle 20.30 nella chiesa del Giglio. Una celebrazione che il parroco Don Stefano Di Mario presiederà anche per chiedere il dono dell'acqua. Il sacerdote ha ringraziato tutta la comunità che si è dimostrata una vera e grande famiglia nel momento del bisogno. Molti i cittadini che hanno aiutato durante i momenti drammatici vissuti domenica.

San Giovanni Incarico

Il fuoco divora ancora il Monte della Madonna della Guardia. Il sindaco Paolo Fallone, gli amministratori e la protezione civile locale sono in prima fila da domenica pomeriggio per spegnere il poderoso incendio. Danni alla linea elettrica e a quella telefonica. L'intero monte appare ormai devastato, mentre le abitazioni minacciate dalle fiamme sono state messe in sicurezza. Grande la mobilitazione con numerosi cittadini accorsi per dare una mano ai vigili del fuoco e agli uomini della protezione civile e con il sindaco impegnato sul fronte del fuoco ormai ininterrottamente da domenica.