Prelevato a forza dalla gelateria nella quale lavora, sequestrato e massacrato di botte anche con una mazza da baseball. La questura indaga su un violento regolamento di conti, verificatosi la notte del primo agosto nel capoluogo, per il quale gli agenti hanno denunciato due frusinati di 24 e 25 anni, due vecchie conoscenze delle forze dell'ordine. Si scava ora per capire il movente: non si esclude che, all'origine dell'aggressione, ci sia un debito, forse per questioni legate alla droga.

L'allarme scatta intorno all'una della notte tra lunedì e martedì nella zona bassa del capoluogo. Al 113 arriva la telefonata che segnala che un giovane è stato caricato a forza all'interno di un'autovettura che poi si è allontanata a tutta velocità. A quell'ora la gelateria è ancora aperta e il sequestrato lavora lì. Alla scena assistono diverse persone, alcune delle quali vengono sentite dagli agenti delle volanti nell'immediatezza dei fatti per ricostruire il puzzle.

Gli uomini del commissario capo Flavio Genovesi scoprono così che il giovane preso di mira è di fatto irrintracciabile: sul posto di lavoro non è più tornato. Parte allora la ricerca dell'auto. Sono le stesse volanti, all'altezza di corso Francia, a individuare il mezzo, un'utilitaria di colore scuro. Nei pressi della macchina ci sono due giovani. Questi ultimi alla vista dei poliziotti tentano di allontanarsi a piedi per evitare di essere controllati, ma vengono rintracciati e fermati all'incrocio tra via Monteverdi e viale Grecia. Entrambi sono trafelati e madidi di sudore. In più uno dei due ha la maglietta strappata, segno di una colluttazione. Gli agenti li incalzano ma i due tentano di sviare i sospetti. Raccontano di non conoscere la persona prelevata dalla gelateria, ma al tempo stesso non sanno dare spiegazioni del perché non volevano farsi controllare. Simultaneamente vanno avanti le ricerche del ragazzo sequestrato che, apparentemente, sembra scomparso. Una pattuglia delle volanti decide di portarsi all'ospedale Fabrizio Spaziani dove effettivamente il giovane si era recato per farsi medicare. Il giovane appare vittima di un violento pestaggio: massacrato di botte senza pietà. Ha una frattura alla costola, contusioni varie su tutto il corpo e un gomito assai malconcio. Nonostante tutto, racconta ai sanitari prima e agli agenti dopo di esser caduto. La mancata collaborazione della vittima non frena gli accertamenti, gli agenti così ricostruiscono nel dettaglio l'accaduto.

Il ragazzo della gelateria viene convinto a uscire con la scusa di un chiarimento. Ma le intenzioni sono ben altre. Il giovane viene sopraffatto e costretto a salire a bordo. Dopodiché viene selvaggiamente percosso con calci, pugni e perfino una mazza da baseball. Cosa ci sia dietro al momento non è dato sapere. Sul movente ora si concentrano le indagini: si sospetta che dietro tanta violenza ci sia un debito non onorato. Forse - ragionano gli investigatori - per una questione di droga. Ma è solo una delle ipotesi sul campo, ancora tutta da accertare. Di certo c'è che i due presunti aggressori, dopo esser stati bloccati tra via Monteverdi e viale Grecia sono stati denunciati per il reato di sequestro di persona e lesioni aggravate. Nonostante la scarsa collaborazione delle vittime, la denuncia è partita d'ufficio.

L'immediato intervento degli agenti è servito anche ad evitare che la situazione degenerasse con un epilogo molto più grave rispetto all'accaduto.