Troppe aggressioni al personale dei pronto soccorso e delle case della salute. La Cisl sollecita una presenza fissa della vigilanza armata e una linea diretta con le forze dell'ordine. A tuonare contro le aggressioni è la Cisl Fp che, attraverso il segretario Giovanni Giacomo Palazzo, ha sollecitato il manager dell'Asl ad adottare i conseguenti provvedimenti a tutela del personale.

Il sindacato denuncia una situazione insostenibile, soprattutto durante i turni notturni, anche per la presenza di estranei all'interno delle strutture. Ma sempre più sono gli episodi di violenza da parte di utenti in fila o di parenti dei degenti. Esasperati per le lunghe attese o in cerca di informazioni, a volte si scatenano gli istinti più bestiali. I più esagitati non trovano di meglio che prendersela con il personale sanitario. Personale che, con abnegazione, porta avanti il proprio lavoro, a volte anche in condizioni di disagio per i turni, le carenze di organico e afflussi che, in certi momenti dell'anno, risultano particolarmente consistenti. E molto spesso, a riportare la calma, devono intervenire le forze dell'ordine.

Nello specifico la Cisl denuncia tre aggressioni in altrettante giornate. La prima nella notte tra il 28 e il 29 luglio a Frosinone, finita con il danneggiamento degli arredi del pronto soccorso, la seconda, la notte successiva, in cui un infermiere ha subito una violenza fisica da parte di un utente. E ancora il 31 mattina a Cassino ad avere la peggio sono state due infermiere, costrette a farsi curare nello stesso pronto soccorso e giudicate guaribili in cinque e otto giorni. Un romeno ha colpito una donna al labbro, con una ginocchiata e l'altra al volto, con ferite al naso e alle costole. Per uno dei sanitari intervenuti per ristabilire la calma, un bel calcio al petto.

La situazione per la Cisl ha superato il livello di guardia. Considerate anche le incursioni notturne nella casa della salute di Pontecorvo che tengono in apprensione i lavoratori.

«I recenti episodi di violenza verificatisi ai pronto soccorso di Frosinone, Cassino, oltre alla costante insicurezza nelle ore notturne che regna nella Casa della Salute di Pontecorvo, rendono indifferibile che venga affrontato, in maniera definitiva, il problema della sicurezza per il personale in servizio presso i pronto soccorso dell'Asl di Frosinone» - scrive il segretario della Cisl Fp Giovanni Giacomo Palazzo.

Al commissario straordinario dell'Asl Luigi Macchitella Palazzo sollecita un intervento «per risolvere in maniera definitiva il problema della sicurezza per il personale del pronto soccorso e delle case della salute in provincia di Frosinone, manifestando, nel contempo, tutto il proprio rammarico per le richieste analoghe rimaste inascoltate che, se invece fossero state recepite dalla dirigenza dell'Asl di Frosinone, sicuramente avrebbero impedito il verificarsi della violenza nei confronti del personale delle strutture dell'Asl».

La Cisl definisce un «pannicello caldo» la presenza di «semplici guardiani con il compito di smistare gli utenti ed i loro familiari». Da qui la richiesta, per i pronto soccorso, «di un servizio di vigilanza armata per tutte le 24 ore, oltre all'installazione di una linea diretta con le sale operative delle forze dell'ordine».

Sulla casa della salute di Pontecorvo Palazzo evidenzia «frequenti intrusioni di estranei, probabilmente per delinquere, esponendo così i lavoratori a rischio di aggressioni, costringendoli a lavorare in uno stato di stress per la costante insicurezza in cui sono costretti a operare».