È entrato all'interno della sala slot "Las Vegas" di Cassino, lungo via Ausonia. Si è finto un giocatore poi, con freddezza, ha estratto una pistola. Non è ancora chiaro se vera o giocattolo ed ha chiesto i soldi. All'interno dell'attività, in quel momento, solo un dipendente. Era da poco trascorsa la mezzanotte di una delle più calde estati mai ricordate. La possibilità di chiedere aiuto era azzerata: sotto la minaccia dell'arma il dipendente non è riuscito ad avere margine di movimento. Davanti a lui un uomo col volto travisato e una pistola in pugno. Ventunomila euro l'ammontare del bottino. Niente male per un rapinatore solitario che prima di allontanarsi ha deciso anche di prendere a calci la sua vittima.

Un colpo ben assestato alla schiena, così da mettersi al sicuro, forse - anzi quasi certamente - con l'aiuto di un complice. Al dipendente, a cui non è rimasto altro da fare che chiamare i carabinieri, sono servite anche le cure dei sanitari del 118. Quattro i giorni di prognosi. Ed ora è caccia al rapinatore. Plausibile l'idea che l'uomo sia saltato su un'auto parcheggiata a poca distanza, per poi allontanarsi di gran fretta. Tutti gli elementi, compresi i filmati al vaglio dei carabinieri intervenuti con prontezza, sono ora nelle mani degli inquirenti chiamati a comprendere l'esatta dinamica. E a capire se tra questo e altri colpi possa esserci un qualche collegamento. Se ci sia, dunque, un'unica terribile regia criminale oppure se il nostro territorio sia nelle mire di cani sciolti. E pronti a tutto. Indagini serratissime.