Che avesse il fisico non lo ha dimostrato solamente indossando tailleur e tubini di raffinata sartoria ma anche arrivando ad occupare una poltrona nella prestigiosa aula del Senato della Repubblica. E ieri persino con quello che ormai è diventato un suo appuntamento fisso con il mare e la voglia di fare per la sua città: la traversata dello stretto di Messina da Capo Peloro a Villa San Giovanni.
L'onorevole Maria Spilabotte ha raggiunto il suo obiettivo in un'ora e un quarto, con sessanta bracciate al minuto. E per testimoniare la sua soddisfazione ha subito dopo, ancora bagnata ma poco sofferente, postato un video sul suo profilo Facebook.
A farle compagnia l'assoluto silenzio degli abissi, una distesa d'acqua tranquilla, «una corrente gestibile e tanta forza mentale. Un ringraziamento - ha detto - a chi mi pensava e sosteneva da lontano e da vicino. A chi ha sopportato un anno di disciplina ferrea per l'allenamento di ogni giorno in acqua e fuori. Tutto è stato ricompensato dal risultato di oggi. Grazie a Mibact, al Coni e al ministero dello Sport che mi hanno sostenuto con il Patrocinio morale e grazie alla M3S, un'azienda della mia terra che ha sviluppato e brevettato un avanzato sistema di monitoraggio che consente di controllare in tempo reale lo stato di edifici privati, scuole, strade, del patrimonio storico e artistico in caso di eventi sismici, o anche, più semplicemente, per verificarne l'integrità strutturale». È tutto qui il "senso" della missione di Maria: «La scommessa che ho fatto con i manager dell'azienda è che, se fossi riuscita nella traversata, 3 scuole di Frosinone e il campanile della nostra città sarebbero stati dotati delle apparecchiature per il loro monitoraggio e salvaguardia».