Dalla mattina di venerdì scorso non c'è alcuna traccia di Paolo Granturco. Continuano le ore d'angoscia per i familiari del quarantanovenne, originario d'Arpino, che da giorni è scomparso in località Santopadre.
Vane le ricerche delle forze dell'ordine, che stanno lavorando cercando a tappeto informazioni sui luoghi in cui l'uomo è stato visto prima di sparire. La sorella ed il cognato hanno denunciato la scomparsa del familiare nel pomeriggio di venerdì, alla stazione dei carabinieri di Arpino che vede a capo il maresciallo Tiziano Sbardella.

Il maresciallo da venerdì scorso ha messo in moto la macchina della ricerche, dopo la segnalazione dei familiari, che dalle 14 hanno fatto piombare sul posto vigili del fuoco, carabinieri, protezione civile e volontari del soccorso alpino. Immediatamente è scattata un'importante operazione su un'area che abbraccia i comuni di Arpino, Santopadre e Rocca D'Arce. In tanti si stanno attivando per cercare l'uomo tra le campagne di Santopadre, ma il territorio è vasto e setacciarlo richiede tempo. A dare ausilio al personale sul posto è intervenuto anche un elicottero dei vigili del fuoco che ha sorvolato l'area per molto tempo. Da Firenze sono giunte unità cinofile con due cani molecolari di razza bloodhound, portati ad ispezionare gli indumenti del quarantanovenne presso la sua abitazione di via Campo del Fico, dove abitava da alcuni anni con la sorella, dopo la perdita della madre che lo aveva toccato molto. Dal paesello gli abitanti seguono le notizie che giungono dai familiari.

L'uomo è stato descritto come riservato e taciturno. «Sappiamo che vive con i familiari nella zona fuori dal centro storico, a circa 2 chilometri dal centro abitato - dichiara un residente - È un tipo solitario, non si vede molto in giro. Speriamo si ritrovi facilmente. Il caldo estivo di questo fine settimana non sta aiutando le ricerche che vedono impegnate le forze dell'ordine su un territorio non comodo da ispezionare: sterpaglie, campi incolti, chilometri di verde e tanti casolari abbandonati nonché pozzi e dirupi: si teme per la sua incolumità. Dato il forte legame che il quarantanovenne aveva con la mamma, le ricerche si sono spostate anche presso il cimitero comunale dove il disoccupato passava del tempo vicino la tomba di sua madre.
Carabinieri e familiari si sono recati anche nella casa materna in località Colle, non trovando alcun indizio. Chiunque riconosca per strada la fisionomia dell'uomo alto 1.76, dagli occhi marroni è invitato a chiamare immediatamente le forze dell'ordine.