Una procedura negoziata d'urgenza per ospitare altri seicento richiedenti asilo. L'ha bandita la prefettura di Frosinone. Di fronte ai continui sbarchi sulle coste italiane, l'emergenza profughi è più attuale che mai. Considerato anche che i precedenti bandi non hanno permesso di coprire il fabbisogno di posti in provincia, si corre ai ripari.

Sono 34 i comuni ai quali la prefettura «preferibilmente» si rivolge. Si tratta di centri aventi una popolazione superiore ai mille abitanti e dove non sono presenti strutture di accoglienza Cara, Cas e Sprar. E dunque il bando è rivolto a: Acuto, Amaseno, Ausonia, Boville Ernica, Broccostella, Campoli Appennino, Castelliri, Castrocielo, Cervaro, Colfelice, Coreno Ausonio, Fontechiari, Fumone, Monte San Giovanni Campano, Morolo, Paliano, Pastena, Patrica, Picinisco, Pico, Piglio, Pofi, Sant'Andrea del Garigliano, Sant'Apollinare, Sant'Elia Fiumerapido, Santopadre, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani, Trivigliano, Vallecorsa, Vallerotonda, Villa Latina e Villa Santo Stefano.

Nell'avviso si dà atto che i due precedenti bandi, per i periodi dal 1 ottobre 2016 al 31 dicembre 2017 e dal 21 marzo al 31 dicembre 2017 per assicurare i servizi di accoglienza ai cittadini stranieri richiedenti asilo non sono serviti a fronteggiare in toto l'emergenza. Da qui la necessità di reperire, con urgenze, «ulteriori strutture temporanee di accoglienza per assicurare il servizio per un fabbisogno complessivo stimato in 600 posti, da intendersi aggiuntivi rispetto ai posti di accoglienza delle strutture individuate all'esito delle precedenti procedure di gara».

Posto che «i termini per una procedura di gara non sono compatibili con l'urgenza di provvedere ad assicurare l'accoglienza dei migranti, anche tenuto conto della saturazione delle strutture esistenti» si è scelta la strada della procedura negoziata. La procedura, secondo le direttive fornite dal ministero dell'Interno, presenta una «clausola di salvaguardia» per i comuni dove sono già presenti altre strutture di accoglienza per una più equa ripartizione delle presenze di richiedenti asilo. Il prezzo a base d'asta è stato stabilito in 33 euro al giorno a persona, compreso il rimborso del pocket-money giornaliero pro capite di 2,50 euro.

L'avviso, pertanto, servirà a consentire agli operatori economici in possesso dei requisiti previsti dal bando, di manifestare l'interesse ad essere invitati alla procedura negoziata. Successivamente, con apposito invito, si terrà una gara tra quanti avranno manifestato interesse all'affidamento del servizio. Tra gli obiettivi c'è pure quello di giungere a «un progressivo allinea mento del servizio di accoglienza nelle strutture temporanee e a quello erogato nell'ambito del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar)».

L'aggiudicazione avverrà con l'offerta economicamente più vantaggiosa. La prefettura si riserva la facoltà di verificare prima dell'affidamento l'idoneità delle strutture proposte. Le strutture di accoglienza dovranno avere una capienza per ospitare al massimo 140 richiedenti asilo e, comunque, fino al 31 dicembre. Dovranno garantire inoltre una serie di servizi quali quello amministrativo, alla persona, compresa l'assistenza ai minori, di assistenza sanitaria, tra cui una scheda sanitaria per ciascun ospite.