«Stiamo lavorando con il Ministero per avere degli incentivi ad una mobilità verso altri atenei. Se quest'operazione - su cui stiamo lavorando insieme alla Crui - riuscirà a diventare operativa, e quindi fare un calibrato piano di mobilità, ovvero sostenibile, ridurrebbe di molto le spese del personale portandole molto vicine all'80% del Fondo di Finanziamento Ordinario che è di circa 31 milioni di euro».

Ad annunciare la misura - che in parte avevamo anticipato su queste colonne nelle scorse settimane - è stato ieri il rettore Giovanni Betta nel corso dell'assemblea in aula magna con il personale. Una riunione infuocata, nel corso della quale non sono mancati momenti caldi. Un duro botta e risposta si è consumato con il segretario della Uil-Rua, Papi, che ha accusato il rettore di informare la comunità accademica solo a cose fatte, senza condividere il piano di rientro.

«Certo, voi invece con tutto quello che stava succedendo ci avevate chiesto un incontro per discutere dei buoni pasto», la risposta piccata del rettore. Ma quella di Papi è stata l'unica voce contraria che si è levata dalla platea. All'unisono, dipendenti e docenti, non solo hanno fatto quadrato attorno al piano di rientro. Ma hanno anche lodato il rettore, il Dg Capparelli e la commissione di Intrisano per il lavoro profuso.

«Solo grazie al confronto continuo potremmo affrontare anche il piano di rilancio, che quello di rientro. Un piano che scontiamo noi perché in passato non si è stati capaci di dire mai un "no", ma il commissariamento sarebbe stato una tragedia. Non è invece una tragedia quello che è avvenuto, è piuttosto un'azione scellerata perpetrata per anni»: così il professore De Nicolò si guadagna la standing ovation.

A giorni si attende l'ok dal Ministero per il piano di rientro 2017-2037. La prima maxi rata da oltre 8 milioni si dovrà pagare entro il 31 luglio, in tal modo saranno anche rottamate le cartelle Equitalia di sanzioni e penali. Poi dal 2018 i tagli riguarderanno il personale, con il blocco del turn-over, che sarà totale, la vendita di Terracina e di via Zamosch e l'aumento delle tasse ai fuoricorso. Riduzione di circa il 50% su tutte le altre spese: da quelle legali ai fondi autogestiti.

Intanto l'ira funesta del personale si scaglia poi contro la passata gestione: Betta prova a riportare la situazione alla normalità mentre Cuzzi della Cisl chiede come si possa caricare l'organico con maggiori carichi di lavoro con un turn-over cosi sostanzioso. Seppur assenti in aula, il segretario della Cisl ringrazia gli studenti per essersi fatti carichi anche loro dei tagli. Ora si riparte.