Novanta giorni per conoscere la verità su Adriano, il bimbo morto improvvisamente a soli quattro giorni dalla nascita registrata lunedì scorso al Santissima Trinità di Sora. I primi esiti, seppur parziali, sono attesi già per la prima metà di settembre.
La morte di Adriano ha spezzato il cuore di tutti, non soltanto dei genitori - noti professionisti di Gallinaro - che hanno sognato e desiderato stringere Adriano più di ogni altra cosa al mondo. Novantasei ore di felicità, prima di essere scaraventati nel dolore più opprimente che un essere umano possa provare: un dolore divenuto universale, toccando il cuore dell'intera comunità di Gallinaro e di quella di Ceccano, dove la mamma insegna in un istituto superiore. E di tutte le mamme e i papà che improvvisamente si sono immedesimati, anche solo per un attimo, nei genitori di Adriano. Quei novanta giorni serviranno per le risposte. Inoppugnabili. E chiariranno se si sia trattato di una tragica fatalità o se possa essere ravvisato un nesso causale tra la scomparsa del neonato e la condotta medica.
Sei i professionisti in camice bianco - due ginecologi, due neonatologi e due pediatri - finiti nel registro degli indagati (come atto dovuto) per un'ipotesi di omicidio colposo. Un'inchiesta doppia, quella che farà luce sulla morte in culla, visto che la Asl - su richiesta dello stesso personale medico - ne ha aperta una interna: Adriano, nato prematuro, stava bene. Poche ore dopo l'ultima poppata avrebbe addirittura dovuto affrontare il suo primo viaggio nel mondo: quello più importante. Quello verso casa. Inutile ogni tentativo di rianimarlo.
L'autopsia è iniziata ieri alle 17, dopo il conferimento dell'incarico, ed è andata avanti per circa due ore e mezzo. La Procura ha nominato come suo consulente la dottoressa Lucidi. I medici, che sabato hanno ricevuto l'avviso di garanzia per poter nominare un proprio consulente, hanno scelto il professor Costantino Ciallella e il dottor Delli Colli per i ginecologi; il professor Oliva per uno dei neonatologi; il dottor Mariani per uno dei pediatri. La famiglia, che si è affidata all'avvocato Edoardo Cacace, ha scelto invece come medico Vincenzo Caruso. A rappresentare i medici un pool di avvocati tra cui Sandro Salera, Luca Costantini e Gianrico Ranaldi. Secondo le prime indiscrezioni trapelate a margine dell'esame, non si esclude che il Ctu possa chiedere l'autorizzazione al magistrato per l'intervento di un altro medico per verificare alcune questioni: troppo complesso il quadro da analizzare e troppo delicata la situazione. Si attende in giornata il nulla osta per restituire il corpicino alla famiglia.